Il viaggio in ciò che rimane dell'ex argenteria di via Messina Marine 725. L'immobile è in stato di abbandono da decenni, divenuto poi tragicamente terra di degrado e tossicodipendenza.
di
Pietro Minardi
Unità mobile presiederà quattro quartieri della città
Un milione di euro per combattere l'uso di sostanze stupefacenti e le relative dipendenze. Il progetto presentato dal Comune di Palermo. Previsto l'uso di un'unità mobile in quattro quartieri della città.
Palermo dice "no" allo spaccio di droga. Una piaga sulla quale oggi l'associazione Sos Ballarò ha organizzato un corteo di sensibilizzazione fra le strade di Ballarò.
di
Pietro Minardi
un corteo a palermo il 4 novembre, se ne è discusso a talk sicilia
Vi vogliamo raccontare la ribellione positiva di un quartiere. Ma non soltanto. È un'iniziativa che guarda e parla a tutta la città per sconfiggere o quanto meno per affrontare un problema, per creare accoglienza intorno ai giovani che si trovano nel mondo della droga.
Dal 2015 da quando è nata l'assemblea pubblica di quartiere Sos Ballarò il problema della tossicodipendenza è stato spesso al centro del dibattito e si è provato ad affrontarlo in diversi modi.
di
Redazione
la morte della giovane un anno fa, l'intervista agli autori del volume
"Noemi crack bang" è il libro inchiesta che racconta la storia vera di Noemi Ocello, morta a 32 anni, il 5 dicembre del 2020 a Palermo, presumibilmente per overdose. La sua esistenza è stata caratterizzata da violenze e rifiuti di ogni tipo. Noemi ha chiesto aiuto disperatamente. L'intervista agli autori del volume Victor Matteucci e Gilda Sciortino.
di
Veronica Femminino
l'associazione gruppo nuova rinascita si trova a danisinni
Lo stesso comune di Palermo che dovrebbe averne almeno 160/180, in base alla popolazione, ne ha soltanto 85. La legge regionale 22/86 ne prevede almeno uno ogni 5000 abitanti.
Tra i tre ventenni evasi ieri dal carcere di Barcellona Pozzo Di Gotto c'è anche un ragazzo eoliano, Tony Sciacchitano. La madre gli ha lanciato un appello: "Ho cercato aiuto ovunque per farlo tornare a casa anche ai domiciliari. Mi diceva sempre che non ce la faceva più".