RIMINI (ITALPRESS) – “Se c’è una cosa su cui bisogna mettere davvero le risorse è il Servizio sanitario nazionale. Servono risorse, è inutile girarci intorno, perchè se non investiamo sarà difficile rispettare i principi che stanno sulla Carta Costituzionale. Non dobbiamo sprecare questa crisi”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento al Meeting di Rimini, nel talk dal titolo “Nuovi sistemi sanitari nel mondo”.
Secondo Speranza “non va bene che sia un ufficio di bilancio che mi dica quanto diritto alla salute devo tutelare e per troppi anni è stato così, ma per me è tutto l’opposto”. Sul fronte della lotta alla pandemia “quella di oggi è una stagione importante – ha aggiunto -, è una fase nuova in cui abbiamo anche armi diverse come i vaccini, che ci aiutano a gestire la situazione con meno chiusure. Il diritto alla salute è la cosa più importante che abbiamo. Da ministro in questi mesi ho vissuto una contraddizione. A un certo punto della vicenda Covid si è sviluppata la retorica degli eroi sul personale sanitario e dall’altro lato però in Italia è stata vigente una norma che per 15 anni ha congelato la spesa che le Regioni potevano fare su di loro a quella del 2004. E’ una contraddizione intollerabile. Questo dà la sensazione della realtà con cui dobbiamo fare i conti”.
“La partita dei vaccini riguarda tutti e per questo non possiamo immaginare che intorno ai vaccini si consumi una forte disuguaglianza – ha evidenziato Speranza -. Credo sia sciocco anche sul piano dei nostri interessi perchè non ci salviamo da soli. Se non aiutiamo anche gli altri Paesi a vaccinarsi, ci arriveranno altre varianti. Dobbiamo imparare a lavorare meglio e di più insieme”.
(ITALPRESS).
Secondo Speranza “non va bene che sia un ufficio di bilancio che mi dica quanto diritto alla salute devo tutelare e per troppi anni è stato così, ma per me è tutto l’opposto”. Sul fronte della lotta alla pandemia “quella di oggi è una stagione importante – ha aggiunto -, è una fase nuova in cui abbiamo anche armi diverse come i vaccini, che ci aiutano a gestire la situazione con meno chiusure. Il diritto alla salute è la cosa più importante che abbiamo. Da ministro in questi mesi ho vissuto una contraddizione. A un certo punto della vicenda Covid si è sviluppata la retorica degli eroi sul personale sanitario e dall’altro lato però in Italia è stata vigente una norma che per 15 anni ha congelato la spesa che le Regioni potevano fare su di loro a quella del 2004. E’ una contraddizione intollerabile. Questo dà la sensazione della realtà con cui dobbiamo fare i conti”.
“La partita dei vaccini riguarda tutti e per questo non possiamo immaginare che intorno ai vaccini si consumi una forte disuguaglianza – ha evidenziato Speranza -. Credo sia sciocco anche sul piano dei nostri interessi perchè non ci salviamo da soli. Se non aiutiamo anche gli altri Paesi a vaccinarsi, ci arriveranno altre varianti. Dobbiamo imparare a lavorare meglio e di più insieme”.
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