NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia e le crisi che ne derivano – alimentare, energetica, economica – mettono a rischio i nostri ideali collettivi come raramente era accaduto dalla fine della Guerra Fredda. Queste crisi si affiancano alle altre grandi sfide dei nostri tempi – il cambiamento climatico, la pandemia, le diseguaglianze – e ne amplificano i costi, soprattutto per i più deboli”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso del suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu, sottolineando che “le responsabilità del conflitto sono chiare e di una parte sola. Ma è nostra responsabilità collettiva trovare risposte a questi problemi con urgenza, determinazione, efficacia. Non possiamo dividerci tra Nord e Sud del mondo. Dobbiamo agire insieme e riscoprire il valore del multilateralismo che si celebra in quest’aula”.
Per Draghi “l’invasione dell’Ucraina viola i valori e le regole su cui da decenni poggia la sicurezza internazionale, la convivenza civile tra Paesi”, l’esito del conflitto “resta ancora imprevedibile, ma Kiev sembra avere acquisito un vantaggio strategico importante”. “Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere. E’ stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa Assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto”, afferma. Poi cita Gorbacev: “‘Affrontare i problemi globali – disse Gorbacèv – richiede un nuovo ‘volumè e una nuova ‘qualità’ della cooperazione” da parte degli Statì. La nostra reazione alla guerra in Ucraina serve a riaffermare che la violenza gratuita non può avere spazio nel ventunesimo secolo.
L’Italia auspica ci possa essere un futuro in cui la Russia torni al rispetto dei principi che scelse di sottoscrivere nel 1945.
Un mondo diviso in blocchi, attraversato da rigide demarcazioni ideologiche e contrapposizioni militari non genera sviluppo, non risolve problemi”.
“Anche nei prossimi anni, l’Italia continuerà a essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della Nato, aperta all’ascolto e al dialogo, determinata a contribuire alla pace e alla sicurezza internazionale – ha aggiunto il premier -. Sono gli stessi principi e obiettivi che ispirano le Nazioni Unite, che è necessario e urgente difendere oggi”. “Nonostante le divisioni degli ultimi mesi, abbiamo una base solida su cui costruire – sottolinea -. La Presidenza italiana del G20 dello scorso anno è coincisa con un momento di grande collaborazione tra Paesi. E’ un’eredità che non dobbiamo disperdere. A questo proposito, voglio richiamare la disponibilità di Roma a ospitare Expo 2030, per continuare a offrire soluzioni condivise ai problemi globali”, conclude Draghi.
Per Draghi “l’invasione dell’Ucraina viola i valori e le regole su cui da decenni poggia la sicurezza internazionale, la convivenza civile tra Paesi”, l’esito del conflitto “resta ancora imprevedibile, ma Kiev sembra avere acquisito un vantaggio strategico importante”. “Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere. E’ stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa Assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto”, afferma. Poi cita Gorbacev: “‘Affrontare i problemi globali – disse Gorbacèv – richiede un nuovo ‘volumè e una nuova ‘qualità’ della cooperazione” da parte degli Statì. La nostra reazione alla guerra in Ucraina serve a riaffermare che la violenza gratuita non può avere spazio nel ventunesimo secolo.
L’Italia auspica ci possa essere un futuro in cui la Russia torni al rispetto dei principi che scelse di sottoscrivere nel 1945.
Un mondo diviso in blocchi, attraversato da rigide demarcazioni ideologiche e contrapposizioni militari non genera sviluppo, non risolve problemi”.
“Anche nei prossimi anni, l’Italia continuerà a essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della Nato, aperta all’ascolto e al dialogo, determinata a contribuire alla pace e alla sicurezza internazionale – ha aggiunto il premier -. Sono gli stessi principi e obiettivi che ispirano le Nazioni Unite, che è necessario e urgente difendere oggi”. “Nonostante le divisioni degli ultimi mesi, abbiamo una base solida su cui costruire – sottolinea -. La Presidenza italiana del G20 dello scorso anno è coincisa con un momento di grande collaborazione tra Paesi. E’ un’eredità che non dobbiamo disperdere. A questo proposito, voglio richiamare la disponibilità di Roma a ospitare Expo 2030, per continuare a offrire soluzioni condivise ai problemi globali”, conclude Draghi.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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