Rappresentati dello Stato, associazioni e sindacati fanno tutti quadrato attorno al siciliano Vincenzo Caico, 49 anni di Alcamo, nel trapanese, da oramai 15 anni emigrato in Friuli dove ha intrapreso la carriera di insegnante e adesso ricopre il ruolo di dirigente scolastico. Una pioggia di solidarietà ha affettuosamente travolto il docente dopo essere stato vittima di un messaggio intimidatorio a tutti gli effetti. Gli è stata recapitata una busta con un proiettile a distanza di qualche giorno dalle lettere inviate a tutte le famiglie degli studenti iscritti nella scuola che dirige, il liceo “Buonarroti” di Monfalcone, invitandole a vaccinarsi al siero anti-covid nella speranza di far iniziare l’anno scolastico serenamente e senza intoppi o rischi potenziali di focolai. Questa mattina ha addirittura ricevuto la telefonata del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi: “Ho chiamato Vincenzo Caico, il dirigente scolastico che ha ricevuto pesanti minacce dopo il suo invito, rivolto alle famiglie, a far vaccinare studentesse e studenti – ha reso noto lo stesso ministro -. Sono atti intollerabili. L’ho sentito per esprimere la mia solidarietà e quella del ministero. Gli ho detto che non è solo, che siamo al suo fianco, al fianco del suo Istituto e al fianco della scuola che vuole accogliere in presenza e in sicurezza i nostri ragazzi. Andiamo avanti”.

La vittima: “Non sono solo”

Il dirigente scolastico esprime la sua gratitudine: “Grazie a tutti per la solidarietà e i messaggi di affetto – afferma -. La scuola è il luogo in cui educhiamo le donne e gli uomini di domani al progresso civile e ai valori condivisi. Difendiamola. Ringrazio il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per la gentilissima telefonata di stamattina. È un immenso piacere e di grande conforto sentire lo Stato al proprio fianco”.

Con lui anche Andis friulana

A esprimere il proprio sdegno per quanto accaduto e la vicinanza al dirigente scolastico di origini trapanesi anche l’Andis del Friuli Venezia Giulia, l’associazione nazionale dirigenti scolastici, di cui lo stesso Caico è vicepresidente regionale: “Siamo di fronte – si legge nella missiva – ad un grave e assurdo episodio di intimidazione che testimonia il livello di inciviltà che possono assumere le posizioni anti-vaccino. Dopo un biennio estremamente travagliato e sofferto che non mancherà, nonostante gli sforzi eccezionali profusi dal suo personale, di lasciare conseguenze gravi e ad oggi non calcolabili sulla società tutta, la scuola sta faticosamente tentando di riorganizzarsi, in un contesto ancora confuso e poco rassicurante, per fare in modo che il prossimo anno scolastico possa svolgersi interamente in presenza, in un clima sufficientemente sereno e proficuo”.

Sollecitate indagini

Il Consiglio nazionale dell’Andis, nell’esprimere unanime e forte condanna dell’accaduto, sollecita nel contempo anche l’immediato intervento della magistratura affinchè siano individuati “i vili autori del gesto”: “Nel contempo – prosegue la nota – chiediamo al ministro dell’Istruzione di non lasciare soli e senza strumenti e supporti adeguati i dirigenti scolastici, in un frangente di estrema complessità ed incertezza e non privo di rischi, anche personali”.

Articoli correlati