Il Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, a partire da lunedì 25 maggio, hanno avviato un’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Il test è eseguito su un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.
La provincia di Trapani è stata coinvolta nell’indagine con test sulla popolazione residente dei seguenti comuni campione:
Calatafimi-Segesta; Castelvetrano; Erice; Marsala; Mazara del Vallo; Paceco; Partanna; San Vito lo Capo e Valderice.
L’Asp di Trapani attraverso il Dipartimento di Prevenzione supporterà l’attività della CRI, mettendo a disposizione i locali dei Presidi Sanitari d’Igiene Pubblica dei Comuni campione dove verranno effettuati i prelievi, referente del coordinamento aziendale è la dott.ssa Giuseppa Candela.
Le persone selezionate saranno contattate telefonicamente dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei locali individuati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.
La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.
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