La Procura di Trapani ha citato direttamente a giudizio il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, con l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex deputato regionale marsalese Eleonora Lo Curto. La prima udienza del processo, davanti al giudice monocratico, è stata fissata per il 2 febbraio 2023. La vicenda si inquadra nel contesto della polemica scoppiata nell’aprile dello scorso anno per il contributo regionale all’Ente Luglio Musicale trapanese.

Il perché dell’accusa

Tranchida è accusato di diffamazione “perché – si legge nel capo d’imputazione – nella sua qualità di sindaco del Comune di Trapani, offendeva la reputazione della Lo Curto”. Fu anche diffuso un comunicato stampa nel quale, secondo l’ex parlamentare, Tranchida “faceva affermazioni offensive”. la questione ruotava attorno ad una breve intervista rilasciata dalla stessa Eleonora Lo Curto all’emittente Telesud nella quale aveva dichiarato che un contributo stanziato dalla Regione Siciliana in favore dell’Ente Luglio Musicale trapanese era stato probabilmente cancellato.

Il caso Borrometi-Fava

A proposito di diffamazione nei confronti di deputati regionali, di recente stessa sorte è capitata al giornalista Paolo Borrometi per cui la procura di Ragusa ha disposto la citazione diretta a giudizio per diffamazione nei confronti di componenti della commissione Antimafia della Regione siciliana e dell’allora suo presidente Claudio Fava. Prima udienza l’8 maggio del 2023 davanti al giudice monocratico. Al centro del procedimento un post, del 2020, su Facebook in cui Borrometi replicava “all’accusa di non avere pubblicato”, sul sito Laspia.it, “l’appello pro Scicli contro lo scioglimento” del Comune del Ragusano, definendo tutto “falso, falsissimo”. Il giornalista invitava a cercarlo su Google e, scriveva ancora, “vedrete che vi apparirà la pubblicazione del 15 marzo 2015, da me – ribadisco – pubblicato. lo quel documento l’ho pubblicato”.

Lo scontro tra Fava e Borrometi

“Ed Invece nella relazione” dell’Antimafia Siciliana, aveva aggiunto il giornalista sul social network, “si dice ‘Borrometi non lo ha pubblicato'”. E si era chiesto: “perché nella relazione della Commissione presieduta da Fava si dice questa cosa palesemente non vera?”. Per la Procura di Ragusa “la pubblicazione dell’articolo, invero, risultava intervenuta sul sito on line La Spia tra le 17.59 del 26 febbraio 2020, ovvero al termine dell’audizione di Borrometi davanti la commissione parlamentare, e le 19.47 del 27 febbraio 2020, e non il 15 marzo del 2015”. Nel processo sono ritenute persone offese il presidente della commissione, Claudio Fava, e i componenti dell’Antimafia Siciliana, Rosanna Cannata, Nicola D’Agostino, Gaetano Galvagno, Annunziata Luisa Lanteri, Margherita La Rocca e Giuseppe Zitelli.

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