Doveva andare via dal centro per rifugiati del Trapanese dopo l’ordine del prefetto ed è andato in escandescenze. Protagonista un giovane straniero che addirittura ha finito per opporre resistenza ai carabinieri, minacciando anche la titolare della struttura. Alla fine, proprio per questa sua reazione violenta, i militari dell’Arma lo hanno perquisito e gli hanno anche trovato addosso della droga. E’ stato quindi denunciato alla Procura.

Chi è stato denunciato

I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Marsala hanno denunciato uno straniero di 22 anni, senza fissa dimora, domiciliato momentaneamente in una struttura per rifugiati del marsalese. Sarebbe stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato il responsabile della struttura e opposto resistenza ai carabinieri intervenuti.

I motivi della reazione violenta

I militari, giunti all’interno della struttura, appuravano che il giovane, raggiunto da un provvedimento prefettizio che revocava l’ospitalità in quel centro, minacciava la responsabile. Contestualmente, opponeva resistenza rifiutandosi di salire sulla pattuglia dei carabinieri per essere accompagnato in caserma per l’identificazione.

La perquisizione

Sottoposto a perquisizione sul posto veniva sorpreso in possesso di alcuni grammi di hashish, marijuana e materiale per il confezionamento, motivo per il quale veniva denunciato.

Il papa a sostegno dei rifiuti

Proprio nei giorni scorsi il papa aveva preso posizione, per l’ennesima volta, per perorare la causa dei rifugiati in Italia: “Rinnoviamo il nostro impegno – aveva detto in occasione della ‘Giornata mondiale del migrante e del rifugiato’ – per l’edificazione di un futuro che metta al centro anche migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta. Il Regno di Dio si costruisce insieme con loro”.

L’intervento di Mattarella

Allo stesso modo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aveva parlato di “ drammatica attualità della condizione dei rifugiati”: “Il diritto internazionale e la nostra Costituzione prevedono forme specifiche di protezione per quei milioni di donne, uomini e bambini costretti da conflitti armati, discriminazioni, violazioni e abusi dei loro diritti e libertà fondamentali, a fuggire dal proprio paese alla ricerca di un presente e di un futuro migliori. L’azione a favore dei rifugiati va rafforzata ora, nei momenti di accentuata crisi, secondo quell’approccio multilaterale, del quale l’Italia è storica e convinta sostenitrice”.

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