Nel contesto di mirate indagini predisposte dal commissariato di pubblica sicurezza di Mazara del Vallo, a seguito di una serie di furti ai danni di alcune chiese nel territorio mazarese, i poliziotti della sezione investigativa e dell’ufficio controllo del territorio sono riusciti a recuperare parte della refurtiva. Il ritrovamento è stato fatto durante la perlustrazione di un’area incolta ubicata in contrada Malerba nei pressi del quartiere Mazara Due. Qui è stato trovato, occultato tra la vegetazione, un borsone di tela contenente oggetti provento di furti commessi ai danni di diverse chiese durante lo scorso mese di settembre. Ignoti si erano introdotti forzando le porte delle relative sagrestie.
Gli oggetti ritrovati
In particolare, sono stati recuperati una pedaliera per tastiera, tre microfoni, una cassa acustica ed un sacchetto contenente monete trafugate dall’offertorio per un totale di cinque euro. Gli accertamenti svolti dagli agenti del commissariato hanno condotto a ritenere che tutti gli oggetti erano stati nascosti dai malviventi nella speranza di riuscire a recuperali una volta che l’azione della polizia in zona si fosse calmata. Di fatto, già da alcuni giorni erano stati effettuati pattugliamenti nell’arco delle 24 ore da parte degli agenti non tralasciando le zone più isolate che sarebbero potute rientrare nel raggio di azione degli autori dei furti. Gli oggetti sono stati restituiti ai parroci delle chiese vittime del furto che hanno tenuto a ringraziare la polizia per l’operazione portata a termine.
Altri ritrovamenti qualche giorno fa
Appena qualche giorno fa i carabinieri della stazione di Mazara Due hanno denunciato un 24enne di Mazara del Vallo per il reato di ricettazione. Durante una perquisizione scattate su iniziativa degli stessi militari dell’Arma, all’interno di un garage, nella disponibilità del ragazzo, i carabinieri hanno rinvenuto parte della strumentazione acustica risultata oggetto di furto all’interno della chiesa Casa Santa di Mazara. Il furto era stato denunciato nei giorni scorsi: l’ammanco consisteva in una cassa acustica marca “Montarbo” in possesso di un inequivocabile segno distintivo. La refurtiva è stata subito riconsegnata al parroco della chiesa mentre continuano le indagini per risalire agli autori materiali del furto e al rinvenimento degli oggetti trafugati e non ancora rinvenuti.
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