- Via libera del governo regionale alla realizzazione delle due nuove stazioni marittime
- Quelle di Marsala e Mazara si aggiungono alle altre otto già installate
- Stanziamento della regione è di circa 450mila euro
Anche gli scali di Marsala e Mazara del Vallo, nel Trapanese, avranno le loro stazioni marittime. Il governo Musumeci ha dato via libera alla realizzazione delle opere.
Il dipartimento delle Infrastrutture ha infatti pubblicato la manifestazione di interesse (con scadenza il prossimo 2 dicembre), per dotare i due approdi del Trapanese di strutture idonee all’accoglienza dei viaggiatori verso Isole Egadi e Pantelleria. Lo stanziamento della Regione è di circa 450mila euro, che si aggiungono al milione investito sulle opere già installate fra Eolie, Egadi, Pantelleria e Ustica.
Musumeci “Manteniamo l’impegno”
“Manteniamo l’impegno – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – a completare l’allestimento di moderne e confortevoli stazioni marittime non solo negli arcipelaghi, ma anche nelle città portuali di Sicilia, in questo caso per fornire servizi e confort ai passeggeri in transito da Marsala e Mazara. Ne abbiamo già installate otto, fra Ustica, Vulcano, Pantelleria e Favignana, e ancora Lipari, Linosa, Marettimo e Levanzo, per dare infrastrutture e dignità alle isole minori, mai come in questi anni al centro delle attenzioni del governo regionale”.
Falcone “Stazioni in porti rilanciati dal governo Musumeci”
Anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone interviene e sottolinea: “Le nuove stazioni marittime – aggiunge – si collocheranno in due porti pienamente rilanciati dal governo Musumeci. A Marsala, dopo aver completato la banchina curvilinea del porto con un impegno da 900mila euro, daremo un punto di riferimento a chi si muove verso le Egadi, ripristinando funzionali e utilità dello scalo. A Mazara, invece, dopo lo storico ripristino del collegamento via nave per Pantelleria e i lavori di restyling della banchina Mokarta, era doveroso fornire un riparo a turisti e viaggiatori dove fino a oggi non c’era nulla di simile”.
E conclude: “Adeguiamo dunque le nostre infrastrutture al rilancio della portualità siciliana voluto dal nostro governo”.
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