Quasi 5.000 episodi di aggressioni in corsia in tre anni, ovvero circa 1.600 l’anno, dalle minacce fino a lesioni più o meno gravi. E in 7 casi su 10 la vittima è una donna.
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lo dice antonino amato, presidente dell'ordine degli infermieri di palermo
“Questa preoccupante escalation va subito fermata, non possiamo attendere i tempi della politica e della burocrazia - dice Amato - è necessario agire adesso, facendo partire una task force di cui facciano parte gli Ordini dei Medici, degli Infermieri, delle Professioni Sanitarie, le Prefetture dell'isola e la Regione Siciliana".
La denuncia come primo strumento per contrastare gli episodi di criminalità dopo i tanti episodi di aggressione nei confronti di medici e sanitari in servizio
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parla il presidente dell'ordine dei medici di palermo
“L’ultima, recente aggressione avvenuta a Bagheria, in provincia di Palermo, ai danni di una dottoressa minacciata e strattonata mentre prestava servizio presso la guardia medica, ripropone con forza la necessità […]
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l'appello del nursind che chiede alle istituzioni di intervenire subito
"Siamo profondamente delusi dall'esito del Cdm di mercoledì scorso, dal quale è uscita pesantemente ridimensionata la proposta di legge del ministro della salute Giulia Grillo, già di suo parecchio debole".
Cardinale interroga il Governo sulle "iniziative da assumere con la massima urgenza d’intesa con la Regione Siciliana per rafforzare i dispositivi di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie al fine di scongiurare il ripetersi di simili episodi".
Gli sportelli dei distretti al momento sono particolarmente affollati di utenti, visto che oltre alle prenotazioni, si sta procedendo ai rinnovi dell'esenzione ticket per reddito.
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in piazza anche musumeci ed alcuni assessori regionali
Sul fronte più strettamente medico un'altra novità molto importante: i manager saranno giudicati anche in base ai tempi di attesa e permanenza nei pronto soccorso. Inefficienze potrebbero portare ad una decadenza.
"Non basta sollecitare la Magistratura ad essere particolarmente rigorosa di fronte a fatti di violenza assurda che certamente finisce per incidere sulla qualità delle risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Ci vuole altro!".
Il commissario dell’Arnas: “Abbiamo chiesto l’intervento della federazione nazionale delle aziende sanitarie e solleciteremo anche l’impegno delle associazioni dei pazienti”
I 5 stelle chiedono l'istituzione di una sottocommissione, i sindacati annunciano manifestazioni ma la direzione dell'Ospedale Villa Sofia-Cervello se la prende con la stampa
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aumentano gli incresciosi episodi ai danni del personale sanitario
"Non si tratta più infatti di episodi isolati. Il disagio sociale cresce - spiega il presidente -, si allungano le liste di attesa e l'ascolto immediato del paziente o del familiare spesso diventa difficile in are molto sovraffollate come quelle emergenziali. Ma questo non giustifica la violenza fisica e verbale di pazienti o familiari, tantomeno la loro impunità".
Ancora tensioni negli ospedali siciliani. E’ accaduto al pronto soccorso ostetrico del Santo Bambino di Catania dove ad essere aggredito è stato un infermiere.
I sindacati catanesi: "Quasi fosse scattata una gara di incivile emulazione che priva di serenità i medici e, quindi, impedisce di assistere i pazienti nel migliore dei modi”.