“Oggi apprendiamo la notizia che uno degli ospedali siciliani, quello di Mussomeli, per far fronte alla carenza di medici, ha stipulato un accordo con l’università nazionale di Rosario (Venezuela) per scongiurare la chiusura di tre reparti.
Una situazione assurda, quella della carenza di personale medico, soprattutto nei reparti di pronto soccorso, che è destinata ad acuirsi nei prossimi anni se non si predispongono soluzioni adeguate”. Lo dichiara Fabrizio Ferrandelli, componente della segreteria nazionale di Azione con delega all’autonomia.

“Oltre 4 milioni di italiani rinunciano alle cure”

“Come Azione abbiamo presentato, lo scorso 9 marzo al Teatro Eliseo di Roma, le nostre proposte sulla Sanità. Alcune proprio per far fronte anche alla mancanza di personale medico nei reparti, alle interminabili liste di attesa e affrontare urgentemente l’allarme di oltre 4 milioni d’italiani che rinunciano alle cure”.

“Sanità emergenza del nostro Paese, autonomia differenziata peggiorerebbe situazione siciliana”

Conclude Ferrandelli: “Se la sanità è la vera emergenza del nostro Paese, figuriamoci nella nostra Regione. E immaginiamo cosa potrebbe accadere se il progetto leghista dell’autonomia differenziata diventasse realtà”.

Tamponare la fuga dei medici in Sicilia

Per rimediare alla fuga di medici italiani, un anno fa l’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta ha stipulato una convenzione con l’università straniera e ha indetto un concorso, al quale hanno partecipato 37 medici del paese sudamericano.
Dal primo aprile una delle vincitrici del concorso, la chirurga Laura Lator, 37 anni – un primariato in una clinica di Buenos Aires – comincerà a lavorare nell’ospedale di Mussomeli, paese di diecimila abitanti nella provincia nissena, dove si è trasferita lo scorso 4 febbraio con il marito di origini calabresi e i figli. Lo scrive Repubblica-Palermo.

La chirurgia generale di Mussomeli riprenderà la piena operatività

“Il sistema sanitario argentino è in crisi – spiega – i medici sono sottopagati”. Il marito della chirurga, professore di educazione fisica, ha già trovato lavoro come istruttore di padel. Il servizio di chirurgia generale dell’ospedale di Mussomeli, dove era rimasto soltanto il primario, adesso riprenderà la piena operatività.

Il 14 aprile saranno convocati altri 11 medici

Il commissario dell’Asp, Alessandro Caltagirone, spiega che il 14 aprile saranno convocati altri 11 argentini vincitori del concorso e l’ospedale potrà riaprire tre reparti che erano stati costretti a chiudere per mancanza di medici.

Arriva anche il traumatologo del Boca Juniors

Presto arriverà anche un altro medico, Luciano Verrone, traumatologo del Boca Juniors, la squadra di calcio dove militò Diego Armando Maradona. Il rapporto tra l’Asp di Caltanissetta e i medici argentini è stato promosso da una giovane coppia che si è trasferita a Mussomeli acquistando una casa abbandonata alla simbolica cifra di un euro: Erica Moscatello, pronipote di Che Guevara, e il marito Javier Raviculè.

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