Questa mattina militari del Comando Provinciale di Enna, unitamente a personale del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, a Barrafranca (EN) e Catania, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 12 soggetti indagati, a vario titolo, dei reati di cui all’art 73 d.p.r. 309/90 e 416 bis n. 1 c.p..

L’attività d’indagine costituisce uno sviluppo della operazione “ULTRA”, eseguita l’1 luglio scorso ed ha consentito di individuare un canale di rifornimento di sostanze stupefacenti (sia marijuana che cocaina) di una delle piazze di spaccio presenti a Barrafranca, gestita da Salvatore Strazzanti e da sua moglie Luigia Bellomo, soggetti già raggiunti da ordinanza cautelare nell’ambito dell’operazione Ultra per i reati di cui agli artt 74 e 73 d.p.r. 309/90.

L’articolata attività investigativa, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, ha consentito in particolare di identificare compiutamente i soggetti catanesi, affiliati o contigui ai Clan mafiosi “Cappello” e “Cursoti-Milanesi” che, a seguito di preventivi contatti con gli esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Barrafranca, avevano poi intrapreso rapporti di tipo “operativo”, finalizzati al rifornimento di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, con chi materialmente gestiva una delle piazze di spaccio nel comune Barrese; rilevare come i diversi canali di rifornimento dello stupefacente venivano gestiti in modo parallelo, contemporaneo e con una certa intercambiabilità, acclarando, pertanto, come i due gruppi di fornitori catanesi operassero, nel settore dello stupefacente, all’unisono e nel medesimo ambito cronologico e territoriale.

Il monitoraggio dei canale di approvvigionamento ha, inoltre, consentito di far comprendere, in ragione della frequenza delle consegne di stupefacente, l’importanza strategica della “piazza di spaccio” di Barrafranca che attirava consumatori anche al di fuori della Provincia di Enna.

Tale dato di fatto è riscontrato, oltre che dalla caratura criminale dei soggetti catanesi coinvolti nel traffico illecito, anche dalla circostanza che costoro provvedevano a consegnare “a domicilio la merce” a Barrafranca presso l’abitazione dello Strazzanti ed a riscuoterne, con le medesime modalità, i pagamenti.

Al termine delle indagini sono stati emessi otto provvedimenti di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Carmelo Scilio, 46 anni; Gaetano Coppola, 52 anni, Mario Russo detto “Turazzo”, 48 anni; MIchele Mannuccia, 35 anni; Andrea Tropea, 31 anni; Antonino Angelo Greci, 49 anni; Giovanni Sentina, 40 anni; Antonino Sentina, 37 anni.

Inoltre sono stati emessi tre provvedimenti di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Salvatore Centonze, 22 anni; Maria Barbara Gangemi, 42 anni; Anna Scornavacca, 47 anni.

Sempre in merito a mafia e traffico di droga, sono stati eseguiti oggi a Palermo dai carabinieri 15 arresti. Colpo alla famiglia di Pagliarelli.

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