Estorsione alla compagna dietro continue minacce e pestaggi. I carabinieri hanno messo fine alla vita da inferno di una donna di 52 anni nel Catanese. In seguito all’ennesima violenta lite, i militari dell’arma hanno trovato la vittima ricoperta di graffi e lividi. Il compagno, un 44enne con precedenti, arrestato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione.

La telefonata della figlia impaurita

L’attività investigativa dei carabinieri della stazione di Biancavilla, intervenuti nel cuore della notte nell’abitazione di una coppia di Adrano. La pattuglia allertata dalla centrale operativa di Paternò che ha ricevuto la richiesta di aiuto da parte di una minorenne. La ragazzina riferiva che si trovava in casa con la sorella più piccola e che il padre stava picchiando la madre. I militari dell’Arma hanno raggiunto velocemente l’abitazione e hanno trovato in cucina una donna di 52 anni, madre della minore che aveva fatto la segnalazione, in evidente stato di agitazione. In tutto il corpo aveva graffi e lividi. Dentro casa trovato anche il compagno presunto aggressore.

La confessione

La donna ha raccontato ai militari che da circa un anno la relazione con il compagno era in crisi. Ed esattamente da quattro mesi il compagno la picchiava e al insultava, estorcendole anche del denaro in quanto disoccupato. Lei, dopo essersi data da fare per trovare un lavoro e mantenere la famiglia, aveva trovato il coraggio per denunciarlo. Ma, dopo un primo allontanamento di lui dalla casa familiare, lo aveva riaccolto e perdonato. Aveva creduto che l’uomo potesse cambiare atteggiamento. Il 44enne, invece, avrebbe continuato a tenere il solito atteggiamento violento, arrivando a insultarla e percuoterla in diverse occasioni. Per la 50enne schiaffi e pugni alla schiena, tirate di capelli soprattutto quando rientrava a casa la sera sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Ma l’ultima aggressione è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’uomo avrebbe fatto trascorrere una notte insonne a tutta la famiglia in quanto avrebbe aggredito fisicamente la compagna. Le avrebbe persino messo le mani al collo come per strangolarla. Successivamente si sarebbe dato alla fuga, temendo l’arrivo delle forze dell’ordine, salvo poi tornare e citofonare insistentemente per rientrare in casa. La donna, esausta e temendo il peggio, ha quindi approfittato del momentaneo allontanamento per chiamare i carabinieri. Hanno evitato che la situazione potesse degenerare e con l’ausilio di un’ambulanza del 118 hanno accompagnato la donna in ospedale. Mentre l’aggressore è stato arrestato e trasferito in carcere.

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