“A Catania e in provincia vi sono 21 positivi al Covid19, sei riconducibili ad un cluster familiare che si è evidenziato nel territorio di Misterbianco, 8 riconducibili ad un secondo cluster che si è già sviluppato nella periferia cittadina”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, durante una conferenza stampa a Catania.
“Ho letto sulla stampa nazionale – ha aggiunto – di una attenzione particolare sulla città e la provincia etnea. Ho ritenuto dunque giusto che i due cluster che si sono realizzati per casi di importazione siano stati immediatamente isolati. Ci siamo creati una ‘best practice’ da seguire”.
Dei 21 pazienti positivi, sei si trovano ricoverati nel plesso dedicato al Covid-19 dell’ospedale San Marco di Catania, uno di loro è in ventilazione assistita mediante casco C.PAP.
“Guai a pensare che l’epidemia sia conclusa – ha ammonito Razza -. Guai a pensare che il virus non sia circolante. Quindi è fondamentale tenere fede a tutte le indicazioni che vanno seguite”.
Ruggero Razza, come già accaduto, entra poi in polemica con il Governo nazionale.
Spiega infatti: “Ieri sono rimasto sbigottito quando ho sentito il ministro Lamorgese dire da Lampedusa che hanno fatto quasi 1.500 tamponi. Con tutto il rispetto per il ministro dell’Interno, dall’inizio di questa epidemia e da quando è ripreso il fenomeno degli sbarchi la Regione Siciliana ha eseguito quasi 6.000 test sierologici o con tampone”.
E ancora: “Se non fosse stato per il provvedimento adottato dal Presidente della Regione Musumeci, non vi sarebbe stata una procedura scritta da seguire. Quando un ministro della Repubblica si presenta in una isola e dice ‘abbiamo fatto’ – ha aggiunto Razza- abbia anche la cortesia di dire che lo ha fatto la Regione, mettendo a disposizione i propri test, i propri medici e continuando a tenere una interlocuzione con gli organi dello Stato senza mai dimenticare che la tutela della salute rientra nell’ambito della potestà concorrente tra lo Stato e le Regioni”.
“L’Asp a Modica sta lavorando molto intensamente per ricostruire i contatti della escort che si è fermata per un periodo di tempo nel paese ibleo. Io faccio mio l’appello del sindaco di Modica a tutti i cittadini che dovessero aver avuto un qualche contratto interpersonale” ha detto poi Razza in merito al caso della escort risultata positiva al Coronavirus a Foligno dopo un periodo di tempo trascorso in Sicilia, a Modica, in provincia di Ragusa. “Forse su questo dovremmo fare una ulteriore riflessione in più, magari capire che tra le categorie oggetto di censimento e di approfondimento dal punto di vista dello screen potrebbero esserci tutti quei settori nei quali la diffusione del contagio si presta ad essere particolarmente più alta nel rischio”, ha detto.
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