Verso il 7 novembre, giorno in cui a Palermo ci sarà la grande manifestazione siciliana contro il caro-bollette, sono numerose le città, grandi e piccole dell’Isola che si preparano e che organizzano incontri, cortei, sit-in e flash-mob. Dopo la manifestazione organizzata a Enna questa mattina, domani toccherà alla manifestazione di Palermo prevista dalle 10 con partenza da piazza Politeama e direzione Piazza Pretoria mentre mercoledì tocca a Catania far sentire la propria voce contro il fenomeno della crescita smisurata dei prezzi dell’energia.

La richiesta, “Interventi a sostegno d’imprese e lavoratori”

Nel Capoluogo etneo si sta mettendo in cantiere una mobilitazione unitaria per dire no al caro bollette e per chiedere interventi immediati a sostegno d’imprese e lavoratori sui quali gravano costi energetici non più sostenibili. Il 26 ottobre, alle ore 10 in Piazza Università, a Catania, si terrà la manifestazione “Non stacchiamo la spina. Catania vuole vivere”.

La manifestazione in attesa del 7 novembre a Palermo

Si tratta di una delle tappe dei sit-in di protesta contro il caro energia promossi in diverse piazze siciliane dalle associazioni datoriali e sindacali, in vista della mobilitazione regionale in programma a Palermo il prossimo 7 novembre. Alla manifestazione catanese parteciperanno: Assoesercenti, Cgil, Cia, Cidec, Cna, Confagricoltura, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria Catania, Legacoop, Ugl, Uil, Upia Casartigiani, Upla Claai. Nel corso della mattinata i rappresentanti delle organizzazioni partecipanti saranno ricevuti dal Prefetto, Maria Carmela Librizzi, alla quale sarà presentato un documento unitario di analisi e proposte sul caro energia.

Oggi è toccato a Enna manifestare contro il caro bollette

Questa mattina la manifestazione contro il caro energia davanti la prefettura a Enna. Il prefetto, Matilde Pirrera non ha però ricevuto la delegazione che rappresentava le tante associazioni che stamattina si sono date appuntamento in piazza per manifestare la preoccupazione d’imprese, lavoratori, famiglie. Il documento, preparato dagli organizzatori, è stato consegnato al capo di gabinetto della prefettura, Giuseppina Addelfio. Incremento del credito d’ imposta per il caro energia elettrica dal 15 al 50 per cento, ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette, ristori per le bollette con incremento dei costi superiori al 100 per cento, previsione di un calmiere energetico con un tetto massimo al prezzo dell’energia sul mercato: sono alcune delle richieste delle associazioni.