Sigilli ad una cava abusiva da parte dei carabinieri, il titolare di un’impresa di calcestruzzi è stato denunciato. L’operazione è scattata a Palagonia, nel catanese. Ad essere stato scoperto un  prelievo abusivo di materiale dal sito. Ad emergere, dalla verifica della documentazione, che la ditta aveva da oltre 20 anni l’autorizzazione scaduta per l’utilizzo della cava.

L’operazione

I carabinieri del nucleo operativo ecologico di Catania e della compagnia di Palagonia, incaricati dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno effettuato un controllo su un territorio soggetto a vincolo paesaggistico e di interesse archeologico nel territorio di Palagonia. Ad essere stati individuati due operai che stavano caricando della sabbia su un autocarro, precedentemente estratta da una cava abusiva. Si erano avvalsi dell’utilizzo di una motopala, pronta per essere messa in funzione per la produzione di calcestruzzo nell’adiacente impianto industriale e per essere commercializzata.

Autorizzazione scaduta da oltre 20 anni

Il controllo della documentazione in possesso della ditta che gestisce l’area di estrazione, ha fatto emergere che l’autorizzazione per l’attività di scavo era stata dichiarata decaduta già a partire dal 1999. Ne è conseguito il sequestro totale della zona e di tutti gli impianti che, ulteriormente, erano sprovvisti della regolare autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Le accuse

Il titolare dell’azienda è stato denunciato perché accusato di attività di scavo abusiva, esecuzione di lavori non autorizzati su area soggetta a vincoli, gestione di impianti di produzione calcestruzzo e frantumazione inerti privi di regolare autorizzazione alle emissioni. Il sequestro dell’area e degli impianti è stato convalidato dal Gip della Procura di Caltagirone.

Il mese scorso nel messinese

Lo scorso aprile sempre i carabinieri del Noe di Catania e i militari del comando stazione di Santa Lucia del Mela sequestrarono una cava di calcarenite in zona sottoposta a vincolo, in contrada Zara di Santa Lucia del Mela. Il titolare è stato denunciato alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotti. L’operazione è scattata dopo aver riscontrato che vi era in atto la conduzione delle attività di estrazione del materiale inerte. I militari intervennero bloccando un operaio, che si alternava nella conduzione di un escavatore e di un camion con il quale il materiale estratto dal sito veniva trasferito presso l’impianto di frantumazione posto a valle, a qualche chilometro di distanza.

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