Crispeddi: si chiamano così le sorprese più croccanti della cucina catanese. Piccoli involucri di pastella fritta, farciti con ricotta o acciuga, sono lo street food per antonomasia dell’autunno etneo.
Per realizzare quei croccanti involucri dorati, servono pochi semplici ingredienti:farina di semola, acqua, lievito e un po’ di sale. La tradizione vuole che le crispelle alla ricotta siano di forma tonda, mentre quelle all’acciuga devono essere allungate.
Realizzare le crispedde catanesi è una vera e propria forma d’arte. Protagonista indiscusso è il “crispiddaru“: quando realizza quelle meraviglie croccanti si rimane incantati per l’eccezionale abilità nella manipolazione della pastella.
Gli ingredienti per le crispelle catanesi sono :1 kg di farina di rimacinato di grano duro, 25 gr di lievito di birra, 15 gr di sale, 8 dl di acqua, 500 gr di ricotta di pecora, 150 gr di acciughe salate, qb olio di semi di girasole.
Le regole per preparare le crispelle sono ferree ed ogni piccolo errore ne compromette il risultato. Prima di passare alla fase dell’impasto vero e proprio prelevate un bicchiere di acqua dal totale e scioglietevi il lievito. L’acqua deve essere tiepida. Versate la farina in una ciotola molto capiente, aggiungete il sale e mescolate bene.
Con l’ausilio di una forchetta iniziate versando l’acqua con il lievito e, poca per volta, incorporate la restante parte. Impastate per circa 20 minuti fino a quando avrete ottenuto un impasto molto morbido e soffice, quasi liquido. Lasciate la pasta a lievitare coperta da un panno caldo e lontano da correnti d’aria per almeno 3 ore. Alla fine del processo di lievitazione la pasta dovrà avere raddoppiato il volume. Appena pronto lavoratelo nuovamente un paio di minuti facendolo sgonfiare. Nel frattempo mettete sul fuoco un pentolino pieno d’olio, e iniziate la preparazione delle crispedde. In questa fase è importante avere a disposizione una recipiente contenente acqua con cui inumidirsi le mani per evitare che l’impasto si appiccichi. Prendete una piccola porzione di pasta e stendetela sul palmo della mano inumidita, adagiatevi sopra un cucchiaio di ricotta o un filetto di acciuga.
Chiudete bene il fagottino avendo cura di non lasciare fessure per evitare la fuoriuscita dei liquidi o che possano aprirsi durante la cottura. Non appena tuffate nell’olio ben caldo le crispelle si gonfieranno e si incresperanno (da qui il nome). Friggetele man mano che le andrete preparando fino a doratura, rigirandole da entrambi i lati quindi scolatele con una schiumarola su carta assorbente. Ripetete l’operazione fino ad esaurimento degli ingredienti. Servite ben calde.
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