Meno famosa della pasta con le sarde, la pasta c’anciova è la sorella “povera” del classico della tradizione gastronomica siciliana.
E’ un piatto che, sovente, rievoca alla memoria l’infanzia di molti le cui nonne, da brave cuoche palermitane, antesignane delle attualissime filosofie di cucina “antispreco“, riuscivano a mescolare sapientemente i pochi, semplici ingredienti che costituiscono la base della ricetta, in un perfetto mix dolce e salato il cui profumo è indelebile nella memoria, oltre che al palato.
Secondo alcuni il piatto sarebbe stato inventato dagli emigranti siciliani che abbandonavano la propria terra per andare a lavorare nel Nord Italia utilizzando ingredienti ottenuti dalle conserve di cui facevano provvista d’estate quando tornavano, per cucinarlo poi negli inverni lunghi e freddi illudendosi di risentire il calore della propria terra.
Per questo motivo viene chiamata anche pasta alla “milanisa” (dal momento che per Milano allora si intendeva tutto il Nord Italia). Esiste però anche l’ipotesi che asserisce che questa fosse la pasta dei braccianti e dei contadini, perché grazie all’impiego di ingredienti facilmente trasportabili, veniva preparata durante la pausa dal lavoro.
Il formato preferito da utilizzare i bucatini o, ancora meglio, il formato “margherita” che, frazie alla forma dentellata accoglie in maniera perfetta il condimento composto dall’estratto di pomodoro, che sa di terra e di sole caldo e quello un po’ pungente e forte dell’anciova (ovvero l’acciuga sotto sale) che sa di mare e, ancora. e soprattutto, la croccantezza della “muddica atturrata”(pangrattato abbrustolito che viene sbriciolata sopra e,infine, la dolcezza dell’uva passa e dei pinoli.
Di seguito vi proponiamo la gustosa ricetta in cui troverete anche la possibilità di sostituire il gusto di mare che nella pietanza proviene dall’uso del pesce, con le alghe che rappresentano dei preziosi alleati. In questo caso alle acciughe abbiamo sostituito le alghe nori, la cui sapidità e provenienza dai fondali marini le rende il sostituto perfetto in grado di conferire al piatto quel tipico sapore di mare che ne è la caratteristica peculiare.
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