Sarde a beccafico, un classico della cucina palermitana

  • La ricetta ha origini popolari. Non potendo cucinare i “beccafichi”, nei quartieri poveri si usavano le sarde
  • Il tocco del sapore è dato dalla nota agrodolce e dal pangrattato tostato
  • Anche questa pietanza è finita nel menù del commissario Montalbano

Le sarde a beccafico sono un piatto di pesce  tipico della gastronomia siciliana. Esistono versioni diverse in tutte le province della regione, ma quelle originali sono le made in Palermo.  Anche questa pietanza appartiene all’elenco dei piatti preferiti dal Commssario Montalbano.  Le sarde a beccafico sono state inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il nome del piatto deriva dai beccafichi, dei volatili della famiglia dei Silvidi. In passato i nobili siciliani mangiavano i beccafichi, dopo averli cacciati, farciti delle loro stesse viscere e interiora. Quel piatto era  inavvicinabile per il popolo, perchè troppo costoso.  I popolani siciliani ripiegarono  sulle materie prime che potevano permettersi ovvero le sarde. Per imitare il ripieno d’interiora si pensò di utilizzare la mollica di pane, i pinoli e poco altro.

Ecco gli ingredienti per le sarde a beccafico

  • 1 kg di sarde
  • 1 limone
  • 100 g di pan grattato
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 scalogni
  • 60 g di capperi sotto sale
  • 60 g di olive nere
  • 40 g di uvetta sultanina
  • 40 g di pinoli
  • 4 cucchiai di olio d’oliva
  • alloro
  • prezzemolo
  • sale

Le indicazioni per preparare le sarde a beccafico

Pulite i pesci eliminando interiora, testa e lisca. Apritele a metà, lavatele e asciugatele, quindi ponetele aperte su un piatto. Mettete a bagno capperi e uvetta per 10 minuti. Pelate gli scalogni, l’aglio e snocciolate le olive. Tritate capperi e uvetta, aggiungete prezzemolo, pinoli e 4 sarde. Abbrustolite il pan grattato in padella con un poco d’olio, quindi unite al preparato.

Farcite ciascuna sarda con il preparato, arrotolatele e fermate gli involtini con gli stuzzicadenti. Accompagnate ogni involtino con due foglie di alloro, una da un lato e una dall’altro. Salate e spolverate con la mollica rimasta. Spruzzate con olio d’oliva e succo di limone. Mettete in forno a 180° per 15 minuti, quindi lasciate intiepidire prima di servire.

 

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