Cinque migranti positivi a Messina. Saranno trasferiti e andrà immediatamente chiusa anche quella struttura, appena libera dai soggetti in quarantena”.

Lo dice in una nota l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, riferendosi ai tamponi effettuati nel centro che ospita migranti a Messina.

“Il modello imposto sta implodendo. E nessuno pensi ancora alla tendopoli. Non si può fare”, dice Razza.

Intanto ci sono migranti positivi al Covid19 anche a Caltanissetta.
Sono sette in tutto i migranti del Cara della città positivi al Coronavirus su un totale di 316 ospiti del centro sottoposti a tampone. Uno solo di loro è ricoverato al reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Elia ma a breve sarà dimesso.
I sette stranieri dovranno rimanere in quarantena al centro fino a quando due nuovi tamponi non daranno esito negativo. Nessuno di loro è sintomatico.

“Ho inoltrato una nota alla Procura della Repubblica nissena – ha detto il sindaco Roberto Gambino – per accertare eventuali responsabilità rispetto all’invio dei migranti positivi a Caltanissetta. L’accoglienza è sacrosanta è un dovere morale, ma non sulle spalle dei cittadini e prima ancora dei sindaci che subiscono le decisioni dall’alto. Chi non ha controllato deve rispondere delle proprie azioni”.

“Io non posso consentire che in una città Covid free da 55 giorni – aggiunge – vengano trasferiti tra l’altro senza ragione, perché il luogo deputato è Palermo, dei soggetti positivi. Arrivavano da Porto Empedocle, quindi la responsabilità prima è dell’Asp della provincia da dove sono partiti. Adesso voglio risposte. Le voglio anche dal governo regionale che deve controllare che i protocolli anti Covid vengano rispettati alla lettera. Chiedo all’assessore alla Sanità Ruggero Razza ed presidente della regione Nello Musumeci di aprire un’indagine interna per accertare le responsabilità. Perché le responsabilità ci sono”.

Intanto l’ultimo report sulla situazione covid19 in Sicilia denuncia un nuovo incremento di casi di contagio nell’isola seguendo un andamento che ormai configura quello che viene chiamato ‘sistema yo yo’ ovvero sali e scendi. Sono nuovamente 21 i casi riscontrati.

Articoli correlati