I deputati regionali Autonomisti, Giuseppe Compagnone (presidente della Commissione Ue), Roberto Di Mauro (Vicepresidente Vicario dell’Ars) e Carmelo Pullara, Capogruppo Autonomisti e Popolari, hanno presentato una mozione votata a rilanciare l’assoluta necessità del Ponte sullo Stretto di Messina.
Giuseppe Compagnone, primo firmatario dell’atto parlamentare, commenta così l’iniziativa: “le attuali condizioni storiche, con la presenza di fondi europei che potrebbero essere impiegati per la realizzazione dell’infrastruttura, e le manifestazioni di assenso sull’opera, pervenute da più parti politiche, rappresentano ottime premesse per rimediare a quel “No al ponte” che riteniamo sia stato un errore storico, di cui i siciliani, ancora oggi, continuano a pagare il prezzo”.
Compagnone prosegue sottolineando le importanti prese di posizione a favore del Ponte, registrate nelle ultime settimane: “dopo le dichiarazioni arrivate dai più alti vertici istituzionali, da Conte a Franceschini, e primari esponenti politici, da Renzi a Salvini, i siciliani si aspettano atteggiamenti conseguenti e iniziative concrete”.
Compagnone prosegue sottolineando che per la realizzazione dell’opera “sono sul tavolo due irripetibili possibilità: ricorrere alle risorse che l’Unione europea stanzierà a favore degli Stati membri per fronteggiare l’attuale situazione di crisi economica (recovery fund) o attuare il cosiddetto “Piano Incalza” e dirottare i finanziamenti Ue a disposizione per Sicilia e Calabria”.
La mozione presentata reca il titolo “Iniziative volte ad inserire il ponte sullo stretto di Messina e le infrastrutture collegate tra le grandi opere strategiche di interesse nazionale” e, fra i vari punti, evidenzia l’inserimento del Ponte sullo Stretto di Messina nel corridoio Berlino-Palermo (oggi Helsinki-La Valletta) ricordando l’importanza acclarata anche a livello europeo dell’infrastruttura.
Il documento parlamentare affronta l’aspetto economico, con eventuale ricorso al mercato internazionale, dà per acclarata la valenza strategica dell’infrastruttura e sottolinea: i vantaggi economici per le aziende isolane; il rilancio del turismo e la maggiore competitività del comparto legato all’agricoltura; il ritorno occupazionale; l’abbattimento del deficit infrastrutturale; l’annullamento dell’inquinamento da traffico navale e la riduzione di quello delle tratte aree da e per la Sicilia.
La mozione si conclude impegnando “il governo della Regione ad attivarsi presso il Governo nazionale per definire procedure e modalità attraverso cui inserire il ponte sullo stretto di Messina e le infrastrutture collegate tra le grandi opere strategiche di interesse nazionale, anche da portare avanti e finanziare nell’ambito del cosiddetto piano rinascita e degli stanziamenti previsti dall’Unione europea nell’attuale fase di crisi”.
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