• Bisogna vaccinare i bambini contro il Covid-19?
  • Al momento la vaccinazione è riservata ai maggiori di 18 anni.
  • E c’è una ragione ma sono in corso studi di Moderna e AstraZeneca.

Al momento la vaccinazione è riservata ai maggiori di 18 anni e c’è un motivo: nessuno studio clinico è stato condotto sui bambini. Da poco, a tal proposito, ce n’è uno in corso di Moderna.

Claude-Agnès Reynaud, immunologo francese, come riportato su Futura-Sciences.com, ha spiegato che «non c’è ragione di vaccinare una popolazione non malata. Su 500mila persone morte negli Stati Uniti d’America, le vittime tra i bambini sono state 250. Bisogna, quindi, attendere un riesame degli effetti della vaccinazione negli adulti prima di passare ai più piccoli».

Tuttavia, pur sicuri del fatto che i bambini non vengono affetti dalle forme gravi del Covid-19, ci sono incertezze sul loro ruolo nella diffusione del coronavirus. Di conseguenza, ha spiegato sempre l’esperto francese, «non sappiamo se la vaccinazione di tutti gli adulti sarà sufficiente per ottenere l’immunità di gregge». Poi, permettere al coronavirus di circolare tra i bambini potrebbe determinare il rischio della comparsa di nuove mutazioni. E ancora, i bambini piccoli sono quelli meno in grado di rispettare il distanziamento sociale, per cui si contagiano più facilmente. Infine, anche se il numero dei casi ha una percentuale bassa, si stima che 3,23 milioni di bambini siano stati infettati dal coronavirus negli USA (dato del 4 marzo 2021).

Come anticipato all’inizio, tutti i produttori dei vaccini stanno avviando sperimentazioni cliniche sui minori di età compresa tra i 12 e i 17 anni ma anche di età ancora più piccola con Moderna e AstraZeneca. Sarà importante capire, ad esempio, quale dosaggio dovrà essere somministrato ai bambini ma è improbabile che possa essere molto diverso da quello degli adulti: «negli adolescenti – ha spiegato l’esperto francese – il sistema immunitario è maturo e risponde più o meno allo stesso modo a un vaccino».

Nei bambini piccoli, però, ci sono delle differenze: la vaccinazione contro l’influenza, infatti, è controindicata nei primi sei mesi di vita mentre il vaccino MMR (morbillo, parotite e rosolia) è inefficace nei neonati.