Documentati casi di persone costrette a cambiare le proprie 'preferenze' per l'assegnazione per garantire che alcune case andassero agli amici dei Laudani
Severino era stato arrestato in data 11 luglio 2017, nell’ambito dell’operazione “Illegal duty”, condotta dai citati Uffici, in esecuzione di due distinte ordinanze applicative di misure cautelari.
Il Tribunale ha assolto "perché il fatto non costituisce reato" altri quattro imputati che per la Procura erano dei 'prestanome' della cosca: Silvana Aulino, Mario D'Antoni, Nerina D'Antoni e Pier Giuseppe Pennisi.
Nicola Amoroso, 37 anni, detto "Cola tri piedi", latitante dal luglio 2017, è stato arrestato a Biebesheim, nella regione dell'Assia, al termine di indagini congiunte coordinate dalla Dda di Catania e condotte dalla Polizia di Stato con il supporto di Europol.
Confiscati una società che si occupa di foraggio e allevamento di bestiame, tre immobili (appezzamenti di terreni di cui uno con annesso fabbricato), una autovettura di grossa cilindrata, conti correnti e altri rapporti finanziari
Funerali pubblici vietati per Sebastiano Laudani, il patriarca del clan omonimo conosciuto anche come 'mussi di ficurinia', morto all'età di 91 anni per cause naturali.
I clan controllava il traffico delle merci con i propri uomini dislocato su tutto il territorio e pronti a bloccare coloro che entravano in paese con camioncini e furgoni pretendendo il pagamento della tassa.
Colpita la famiglia di Adrano che aveva come referenti i Laudani. Estorti anche gli operatori del mercato ortofrutticolo di Adrano e la quasi totalità delle attività commerciali dell'area
di
Redazione
il colosso della grande distribuzione non è coinvolto nell'indagine
Da un lato Cosa Nostra a Catania e in provincia è rappresentata dalle famiglie Santapaola e Mazzei e i La Rocca su Caltagirone. Dall’altro i clan, fortemente organizzati: Cappello-Bonaccorsi e Laudani.
Sale a 105 il numero delle persone arrestate dai carabinieri nell’ambito dell’operazione ‘Vicerè’ contro la famiglia dei Laudani e i gruppi 13 territoriali affiliati.
Nomi, diminuitivi e soprannomi per capi, gregari e affiliati del clan Laudani finiti dietro le sbarre con l’operazione Vicerè dei carabinieri di Catania.
Ai magistrati della Dda di Catania, Giuseppe Laudani, oltre che parlare di aspetti criminali, fornisce anche dettagli sulla sua vita in famiglia. E anche del perché li chiamavano 'Mussi di ficurinia'.
Secondo la Dda di Catania, la forza del clan Laudani cresce anche attraverso le ‘infiltrazioni’ nell’apparato istituzionale. Ci sono bdue avvocati e l'ex comandante di una Stazione dei carabinieri tra gli arrestati.
C'è anche il voto di scambio politico mafioso risalente alle elezioni amministrative del 2018 ma tutto parte dalle tradizionali attività della mafia siciliana, armi, droga, estorsioni, danneggiamenti e tanto altro nell'operazione contro il clan Laudani
Sono stati assolti con la formula ‘per non avere commesso il fatto’ due imprenditori finiti in un’inchiesta antimafia contro il clan Laudani per un giro di rapine ed estorsioni nel territorio della provincia di Catania.
CATANIA (ITALPRESS) – Su delega della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, oltre 50 militari del Comando Compagnia Carabinieri di Giarre, in collaborazione con reparti specializzati dell’Arma, hanno dato esecuzione a […]