• Parte la corsa alla carica di rettore, è sfida a due tra Massimo Midiri e Francesco Vitale
  • Midiri “A Palermo voglio ateneo intrapendente”
  • Vitale “Palermo punti su internazionalizzazione”

Comincia il conto alla rovescia per le elezioni a rettore dell’università degli studi di Palermo. Rettore che resterà in carica 6 anni dal 2021 al 2027. Mancano 36 giorni alla prima votazione.

Sfida a due

Per il dopo Fabrizio Micari, scendono in campo due medici, docenti della scuola di medicina del policlinico universitario Paolo Giaccone. Si tratta di Massimo Midiri, 59 anni, direttore della cattedra di radiologia e diagnostica per immagini, e Francesco Vitale, 63 anni, ordinario di igiene generale ed applicata, medico di sanità pubblica ed epidemiologo, già presidente della scuola di medicina e componente del comitato tecnico scientifico dell’Istituto superiore di sanità.

Si vota il 27 luglio

L’appuntamento con il voto è fissato per martedì 27 luglio, la seconda tornata se necessaria sarebbe il 29, l’eventuale ballottaggio martedì 3 agosto. Le elezioni per il sessennio accademico 2021/2022 – 2026/2027 si svolgeranno con modalità elettronica dalle 9 alle 18. Alle consultazioni, potranno partecipare i docenti universitari, gli studenti del senato accademico, del consiglio di amministrazione e dei consigli di dipartimento e il personale tecnico-amministrativo.

Prosegue la campagna elettorale dei due candidati

Nel frattempo, prosegue la campagna elettorale dei due candidati: il primo di presenza, è previsto nel pomeriggio alle 18 nel giardino interno di palazzo Leone, in via Lincoln, 48. A organizzarlo è la Flc Cgil Palermo. Dopo l’introduzione del segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, la parola ai due sfidanti, Massimo Midiri e Francesco Vitale che risponderanno alle domande del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, del segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino e del segretario generale Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza. Modera il dibattito Nicola Sinopoli, responsabile università per la Flc Cgil Palermo.

Midiri “A Palermo voglio ateneo intraprendente”

“La ricerca deve essere il punto centrale dell’università di Palermo e la nuova conoscenza determinata dalla ricerca può essere trasferita in modello a cui ci possiamo richiamare, ‘l’università intraprendente’ come dicono alla Stanford University. Ecco quale deve essere il nostro modello di università, luogo in cui si genera conoscenza da trasferire”. Lo ha detto il professore Massimo Midiri, direttore della cattedra di radiologia e diagnostica per immagini del policlinico e candidato alla poltrona di rettore del dopo Fabrizio Micari, assieme al professore Francesco Vitale.

“Le università siciliane ma penso a tutte quelle del Mezzogiorno – aggiunge – non possono essere diplomifici, ma strutture capaci di fare ricerca, didattica, cultura ed eventi culturali, manifestazioni. A Palermo deve essere in grado di far proprie le esigenze di un’intera comunità, e mi riferisco a tutta la Sicilia occidentale”.

“Ateneo protagonista della città”

Ma l’Ateneo per il professore Midiri, che ha indicato come suo prorettore il docente di Ingegneria Enrico Napoli, deve essere protagonista della città. “La nostra università – continua – deve recitare il proprio ruolo attraverso i suoi campus e i poli decentrati, strutture che devono generale cultura e fare in modo che i ragazzi possano uscire dalla aule e vivere in posti adeguati. Immagino interventi in spazi verdi, mobilità sostenibile, alla possibilità di consumo di cibi biologici a km. zero, al wifi gratuito, a migliorare i quartieri dove gravitano i nostri campus anche attraverso proiezioni cinematografiche aperte ai cittadini. Bisogna far intersecare università e città, anche con il sistema museale dell’università che è enorme, si può formare un ecosistema museale integrato alla città, pensiamo al nostro Orto Botanico”.

E poi Midiri spiega che nel Pnrr “ci sono alcune azioni che puntano al rilancio del Mezzogiorno anche attraverso opere infrastrutturali, dobbiamo approfittarne e fare rete tutti assieme con gli altri atenei siciliani e quelli del Sud”. A sostenere la candidatura, di quello che verrebbe dato come candidato vincente, le sottoscrizioni di 735 dei 1.478 docenti e di 327 tecnici, amministrativi e bibliotecari.

Vitale, “Palermo punti su internazionalizzazione”

Un programma condensato in 10 punti quello messo a punto da Francesco Vitale, ordinario di igiene, medico di sanità pubblica ed epidemiologo del policlinico universitario di Palermo e candidato alla poltrona di rettore, dopo Fabrizio Micari, che si confronterà con Massimo Midiri, in occasione delle elezioni fissate al 27 luglio prossimo.

Il programma in 10 punti

Governance, didattica, ricerca, terza missione e poli territoriali, internazionalizzazione, centro linguistico di ateneo, policlinico universitario, risorse umane e programmazione, benessere interno, genere, politiche a favore degli studenti, campus, plessi, transizione ecologica, energetica e digitale.
Vitale promuove la sua candidatura con uno slogan che è anche un sito internet: ‘noisiamounipa.it’.

Si presenta alla comunità accademica con questa squadra di prorettrici e prorettori che nominerà se eletto: l’ordinario di Giurisprudenza Enrico Camilleri, pro rettore vicario con delega alla programmazione e alla pianificazione strategica; Serena Marcenò, pro rettrice all’internazionalizzazione; Rosa Maria Serio, pro rettrice alla qualità, welfare e pari opportunità; Marco Carapezza, pro rettore alla ricerca; Mariano Ippolito, pro rettore alla didattica.

“Il nostro progetto – spiega Vitale – punta all’internazionalizzazione e al futuro ponendo al centro gli studenti, ma guardiamo a tutti coloro che quotidianamente vivono e lavorano per l’Ateneo palermitano, con grande senso di appartenenza a una istituzione che permette di coltivare e condividere idee e sapere. Abbiamo laureati di qualità e i nostri studenti anche fuori vantano sempre ottimi risultati. C’è tanto da fare – aggiunge – rilanciare i dipartimenti che sono il motore delle università. All’interno di essi prendono vita la didattica, la ricerca e la terza missione che caratterizzano e dimensionano un Ateneo. Ma bisogna creare anche connessioni e dialogare con tutte le istituzioni”.

Ma spiega Vitale “la mission dell’università attende soluzioni che non possono assolutamente prescindere da una competente, attenta e puntuale attività di sostegno da parte della sua componente amministrativa, rispetto alla quale appare essenziale la ricerca di ogni strumento volto a determinare sempre più favorevoli e funzionali condizioni operative”.

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