Approderà ufficialmente domani in Sicilia per quattro giorni “Appennino Bike Tour–Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, che con le sette tappe siciliane tra la provincia di Messina e le Madonie conclude un viaggio di 2.600 chilometri dalla Liguria alla Sicilia, con più di trecento Comuni attraversati e 44 Comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Sono questi i numeri di “Appennino Bike Tour”, la ciclovia dell’Appennino organizzata da Legambiente e ViviAppennino, che ha preso il via in forma itinerante lo scorso 16 luglio da Altare, in provincia di Savona, e si concluderà l’8 agosto ad Alia nel palermitano.

Il più importante progetto di turismo sostenibile

Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato in Italia, nato nel 2017 da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni, e in questa edizione sostenuto da una storica azienda italiana, il gruppo Colussi con il brand Misura che ha permesso di finanziare l’istallazione di una centralina di ricarica elettrica per bike per ogni tappa. In Sicilia Appennino Bike Tour farà sosta a Monforte San Giorgio, domani 5 agosto, Antillo, Montalbano Elicona (6 agosto), Bronte, Capizzi (7 agosto), Petralia Sottana e Alia (8 agosto).

Un tracciato tra i borghi

Il tracciato della ciclovia in Sicilia si animerà nei prossimi giorni di iniziative incrociando piccoli borghi, aree protette, e premiando in Sicilia una dozzina di “ambasciatori dell’Appennino”, ossia quelle persone, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico. Un team di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, ha percorso la ciclovia dal nord al sud della Penisola, sostando in ognuna delle 44 tappe dove sono stati organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi insieme alle amministrazioni locali, gli enti parco attraversati dal tracciato e le varie realtà interessate.

Dai sindaci il patto per il clima per l’Appennino

Durante le soste siciliane verrà siglato dai 7 sindaci siciliani il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e ViviAppennino chiedono ai sindaci locali per creare una rete di comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti. Inoltre, durante la campagna, verranno inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per le e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 Comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia così lungo completamente attrezzato per i cicloturisti.

La pandemia ha avvicinato alla natura

Appennino Bike Tour, che si avvale del patrocinio dei ministeri della Transizione ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, del Turismo, dell’Anci e di Federparchi, in collaborazione con Misura del Gruppo Colussi. “La pandemia ha fortemente avvicinato le persone alla natura e allo sport, facendo esplodere in maniera inaspettata il cicloturismo, complice anche la diffusione delle e-bike – afferma Alessandra Bonfanti, responsabile di Mobilità attiva di Legambiente -. Queste rendono ciclabili territori che prima non potevano esserlo per via delle difficoltà orografiche. Si è così allargata la possibilità del cicloturismo a nuovi segmenti turistici che prima erano esclusi dai territori montani. È una vera e propria rivoluzione quella che stiamo vivendo e può rappresentare una nuova occasione di crescita e sviluppo sostenibile per queste aree che vivono difficoltà economiche e spopolamento. Con Appennino Bike Tour stiamo lavorando affinché i Comuni siano pronti a raccogliere questa nuova e cruciale sfida. L’infrastruttura già esistente, servita con le stazioni di sosta e ricarica, poco invasive e molto funzionali, consente ai cicloturisti un viaggio in tutta sicurezza e tranquillità”.

Un modello di fruizione dei luoghi

“Le sette tappe di Appennino Bike Tour ci forniscono una splendida occasione per mettere in mostra spaccati del territorio siciliano che possiedono tutte le caratteristiche per inserirsi a pieno titolo nei circuiti del cosiddetto turismo insolito attraverso il quale il visitatore va alla scoperta non solo di bellezze artistiche e naturalistiche ma anche di rapporti umani, di esperienze quotidiane da condividere, di tradizioni da preservare e tramandare – sottolinea Claudia Casa, direttrice di Legambiente Sicilia -. Riteniamo che questo sia il miglior modo per promuovere il modello di fruizione dei luoghi che ci piace e soprattutto per stimolare nuove imprenditorialità ispirate alla sostenibilità che permettano in particolar modo ai più giovani non di essere obbligati ma di scegliere liberamente se andare a cercare fortuna altrove o restare nei propri paesi d’origine con una prospettiva di futuro possibile”.

Un finanziamento da 2 milioni di euro

“La Ciclovia dell’Appennino, undicesima ciclovia turistica nazionale – spiega Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appenino – è stata finanziata con due milioni di euro per l’installazione della cartellonistica dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Per l’autunno 2021, il percorso definitivo e le grafiche turistiche del percorso saranno consegnati al ministero che potrà quindi procedere alla messa in opera della segnaletica rendendo tabellato l’itinerario Appennino Bike Tour per l’estate 2022. Al momento la Ciclovia, il cui tracciato va da Altare in Liguria ad Alia in Sicilia, è comunque percorribile attraverso le tracce scaricabili dal sito www.appenninobiketour.com”.

I privati hanno anche contribuito

A Misura di due ruote, per la Ciclovia dell’Appennino. Misura, un marchio da sempre attento al benessere delle persone, ha contribuito al grande viaggio in bici lungo gli Appennini realizzando in ognuna delle 44 tappe delle postazioni ciclo-officina con aree di sosta e colonnine di ricarica per le e-bike. Le ciclovie più famose d’Europa si caratterizzano non solo per il tracciato ben segnalato e protetto ma anche e soprattutto per infrastrutture pensate per la mobilità su due ruote. Un elemento essenziale ancora piuttosto carente nel nostro paese. L’impegno di Misura è pensato per colmare questa lacuna e dotare la Ciclovia dell’Appennino, unico caso in Italia, di un servizio costante per l’assistenza ai cicloturisti. Ogni punto ha una colonnina ciclo-officina con gli strumenti per riparare la bicicletta, gonfiare una gomma e 4 punti di ricarica per le e-bike. Nella postazione anche delle rastrelliere porta bici, alcune sedute, un pannello informativo con le informazioni utili per il cicloturista e un QRcode per scaricare le mappe del tracciato.

La ripartenza sostenibile

“E’ stato un viaggio entusiasmante e come azienda siamo orgogliosi di aver contribuito a questa edizione dell’Appennino Bike Tour e a rendere la Ciclovia dell’Appennino un vero percorso di cicloturismo accessibile a tutti – dichiara Cristina Lupattelli, direttrice marketing del gruppo Colussi, di cui fa parte il brand Misura -. Le 44 ciclofficine e stazioni di ricarica per le e-bike che abbiamo installato in ogni tappa di questo tour sono diventate realtà e sono già state usate da tanti cittadini. Oggi, nella bellissima cornice siciliana, si conclude questa avventura: ma ora comincia il vero viaggio, speriamo infatti che la ciclovia possa essere per tante famiglie, oltre che per gli appassionati della due ruote, un modo per scoprire o riscoprire le bellezze dei borghi, dei parchi, del territorio italiano. Nella consapevolezza che la ripartenza sostenibile è sempre più urgente e necessaria, non possiamo che pensare a un modello di sviluppo rispettoso per l’ambiente, per guardare con fiducia al futuro del Paese”.

Anche consigli per il benessere

Una curiosità: sui pannelli informativi i cicloturisti troveranno in ogni tappa un “consiglio a pedali” con suggerimenti su aspetti legati al benessere, alla salute, ai comportamenti da tenere per essere un ciclista rispettoso degli altri e dell’ambiente. Inoltre il tracciato della ciclovia avrà anche un piccolo spazio poetico dedicato alla bicicletta. Ogni tappa, avrà una poesia di Borracce di poesia, un progetto internazionale che racconta il mondo visto dalla bici, con versi dedicati a chi pedala.

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