Auto e furgone a fuoco la notte scorsa a Palermo, in un caso si ipotizza il raid doloso. Indaga la polizia per provare a ricostruire l’accaduto e l’eventuale movente.

Il sospetto dolo

Si sospetta il dolo per l’incendio di un’auto avvenuto poco dopo le 22 di ieri sera in via Tindari, arteria che si trova nel cuore del quartiere di Borgo Nuovo. I vigili del fuoco sono intervenuti a spegnere le fiamme ma non hanno potuto accertare le cause dell’incendio. Ancora prima di loro sul posto c’era una pattuglia della polizia che sta indagando. Saranno acquisite le immagini di videosorveglianza per verificare l’eventuale presenza in zona di piromani.

L’incendio del furgone

Situazione diversa invece in via dell’Olimpo, dove invece è andato a fuoco un furgone adibito al trasporto di surgelati. L’allarme è scattato intorno all’una, il mezzo era posteggiato in un parcheggio privato. In questo caso sono intervenuti soltanto i vigili del fuoco. L’ipotesi in questo caso è quella dell’incendio causato da un probabile corto circuito. Il mezzo, trasportando surgelati, era allacciato ad un alimentatore che mantiene temperature basse all’interno della zona cassonata.

Ieri incendio in un panificio

Nella notte tra mercoledì e ieri è scoppiato l’incendio in un panificio di Palermo, con danni a suppellettili, macchinari e pareti. Fortunatamente salva la struttura non intaccata dal calore e dalle fiamme. Sono stati attimi di grande paura in via Sirio con il rogo segnalato poco dopo le 22,30 nel quartiere Oreto. Pare che la causa sia da attribuire al malfunzionamento di un forno, quindi cause accidentali. In corso ulteriori accertamenti da parte dei vigili del fuoco. L’allarme al centralino dei vigili del fuoco è giunto poco dopo le 22,30. Provvidenziale l’intervento dei pompieri che ha evitato che le fiamme potessero creare danni ben più pesanti. Alla fine si sono annerite le pareti e danneggiato qualche suppellettile. Stando ai primi accertamenti l’incendio potrebbe essere partito dal retro di un forno. Un corto circuito che ha scatenato le scintille e il successivo incendio all’interno del panificio.

L’incendio nella lavanderia

Appena qualche giorno fa in provincia di Palermo altro incendio in una lavanderia a Partinico, con una donna rimasta intossicata a causa dell’esalazione dei fumi. E’ accaduto in pieno centro, in piazza Umberto I, meglio conosciuta come piazza Municipio. L’allarme è scattato intorno a mezzogiorno dall’attività commerciale Pulilampo, esercizio storico di Partinico che è in attività da decenni. Immediato l’intervento sul posto dei vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno operato con la massima celerità per cercare di contenere i danni. Enorme la fumata nera che veniva sprigionata dall’incendio scoppiato all’interno della lavanderia. Si presume che si possa essere trattato di un corto circuito. O forse il surriscaldamento di una delle macchine che era in esercizio in quel momento.

L’incendio di Borgetto di qualche giorno fa

Nei giorni scorsi nella vicina Borgetto un altro incendio ha destato particolare preoccupazione ed ha riguardato un capannone di un deposito edile. Le fiamme molto alte hanno avvolto la costruzione e danneggiato il magazzino, mandando in fumo tanta merce accatastata negli scaffali. Il rogo, per cause in corso di accertamento, è divampato in via Libertà. Sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Partinico che indagano.

Le fiamme al pub

Nella notte tra il 3 e 4 aprile scorsi altra notte di fumo e fuoco nel quartiere dell’Olivella, in pieno centro a Palermo, sprigionati da un pub. L’allarme è scattato poco dopo l’una, lanciato da alcuni residenti della zona. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno evitato il disastro. Una volta dentro i pompieri hanno fatto il possibile per domare le fiamme. Tra le ipotesi quella che l’incendio possa essere partito a causa di ragioni accidentali. Probabilmente è stato incautamente gettato all’interno del cestino dei rifiuti un mozzicone di sigaretta e i titolari, al momento della chiusura, non si sono accorti di nulla. Il fuoco ha covato sino a che non ha preso un forte vigore.

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