Diciannove lavoratori apprendisti in somministrazione, il cui contratto scadeva ieri, sono stati assunti dal call center Abramo Customer Care. Erano 19 potenziali licenziamenti: sono diventate 19 assunzioni con contratto a tempo indeterminato.

I posti di lavoro sono stati messi in salvo in extremis, a un passo dalla scadenza del periodo formativo. Altri 130 contratti di apprendistato scadranno nei prossimi mesi, a conclusione dei tre anni di formazione.

Al positivo risultato della vertenza i sindacati sono giunti dopo una difficile e lunga trattativa per salvare, in un momento di crisi, aggravato dalle preoccupazioni per l’emergenza sanitaria, i primi posti di lavoro in scadenza. I 19 operatori telefonici palermitani, tutti al di sotto dei 30 anni, da tre anni lavorano per l’azienda, in gran parte per la linea telefonica 187, l’assistenza tecnica di Tim.

La trattativa con l’agenzia interinale Quanta e con il call center Abramo ha visto fortemente impegnate le organizzazioni dei lavoratori atipici Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil, e i sindacati delle telecomunicazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, con il supporto del Comune di Palermo e dell’assessorato al Lavoro.

Quattordici lavoratori sono stati assunti direttamente da Abramo a tempo indeterminato mentre cinque operatori son stati assunti dall’agenzia interinale.

“Non era per nulla scontato questo risultato, nella fase complessa, e a rischio per la tenuta occupazionale, che stiamo vivendo. Si è evitato un problema che avrebbe avuto forti ricadute sociali. Per fortuna, invece, una buona notizia – dichiarano le segreterie provinciali di Nidil, Felsa e Uiltemp assieme a Slc, Fistel e Uilcom -. Sembrava che fino a ieri la stabilizzazione di questi contratti fosse incerta e invece grazie all’impegno delle organizzazioni sindacali degli atipici e del sindacato delle telecomunicazioni, e anche con l’impegno del Comune di Palermo che nei giorni scorsi aveva convocato un tavolo tra azienda e sindacati, sia l’azienda utilizzatrice che l’agenzia Quanta hanno dimostrato grande serietà, tenendo anche conto della crisi generale dei call center”.

“Si apprezza il cambio di rotta di Abramo – aggiungono i sindacati – con un segnale ben preciso sull’occupazione a Palermo, che conferma il piano di sviluppo occupazionale dell’unita produttiva cittadina. Gli operatori continueranno a lavorare e chiediamo che sia garantita la sicurezza per tutti. Si spera che questa situazione sia di buon auspicio per le scadenze dei prossimi apprendisti e che possa essere il primo segnale di una inversione di tendenza e di un investimento di Abramo sul territorio palermitano”.

Somministrati e lavoratori a tempo determinato sono 300 su un totale di 500 impiegati della sede palermitana di Abramo, in via Ugo La Malfa. I 19 sono i primi neo assunti a tempo indeterminato provenienti da contratti atipici.