“La Regione Siciliana agisce con estremo scrupolo nell’esclusivo obiettivo di fronteggiare la crescita dei contagi da Covid-19 e consentire a chi lo necessita di essere curato in maniera appropriata. Non c’è nessuna circolare ‘svuota ospedali’, come sostenuto da qualcuno, poiché le dimissioni dei pazienti dai reparti per essere curati a domicilio vengono effettuate secondo criteri definiti dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi regionali e riportati nel parere del Comitato Tecnico Scientifico regionale”. È la precisazione che arriva dall’assessorato regionale alla Salute che prende posizione dopo la nota di questa mattina del sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, fondatore del movimento politico “Azione”. A finire sul banco degli imputati una circolare in cui si parlava di dimissioni ospedaliere, con la chiave di lettura data dal primo cittadino: “Le dimissioni di un paziente – aveva detto Palazzolo – non possono essere decise da una circolare del direttore generale dell’assessorato regionale alla Salute”.
Dalla Regione “criteri di precauzione”
“Piuttosto – prosegue la nota dell’assessorato – la Regione sta adottando un criterio di precauzione nel riportare le disponibilità di posti letto ai parametri di marzo, non per sfuggire alle restrizioni imposte dai ‘colori’ ma per fronteggiare le richieste di ricoveri, visti i comportamenti sociali poco attenti al rispetto delle regole di prevenzione e l’alto numero di turisti che affollano l’Isola”.
Il j’accuse di Palazzolo
Giangiacomo Palazzolo si riferiva al recente provvedimento dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana che individuava nuovi parametri per la dimissione di pazienti ricoverati per Covid. “Mi sembra – aveva detto – una decisione che per contenuti e tempi sia stata dettata più da esigenze politiche piuttosto che da valutazioni scientifiche di tutela sanitaria. Siamo davanti ad una circolare che forse vorrebbe dare una mano a evitare la zona gialla ma che di fatto crea grave imbarazzo tra il personale sanitario e soprattutto non tutela i pazienti Covid. Stiamo piangendo le conseguenze dell’ennesima sottovalutazione della pandemia da parte del governo Musumeci ma anche gli effetti di un obsoleto sistema sanitario regionale che ancora consente le intromissioni dei vertici politici”.
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