Sono 11.354 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 59.167 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 13.048. Il tasso di positività scende al 19,1% ieri era 20,7%.
Il paragone con il resto d’Italia
L’isola è al settimo posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 39.683 casi, al secondo posto, la Campania con 24.451 casi, al terzo posto l’Emilia Romagna con 20.648 casi, al quarto posto il Veneto con 17.956 casi, al quinto il Piemonte con 14.741 casi, al sesto la Toscana con 13.151 casi.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
Gli attuali positivi sono 150.466 con un aumento di 9.543 casi. I guariti sono 1.785 mentre le vittime sono 26 e portano il totale dei decessi a 7.791.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero sono 1.463 ricoverati, con 22 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 163, 2 casi in meno rispetto a ieri.
La situazione nelle singole province
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 2.927 casi, Catania 3.071, Messina 998, Siracusa 1.226, Trapani 594, Ragusa 840, Caltanissetta 797, Agrigento 737, Enna, 164.
Si torna a scuola a Messina
Le ordinanze dei sindaci che tengono chiuse le scuole sono nulle o comunque inefficaci e su ricorso ordinario i tribunali amministrativi riaprono le scuole e riportano gli alunni in classe in presenza anche in Sicilia.
Il Tar ha disposto la sospensione dell’ordinanza del sindaco Cateno de Luca accogliendo il ricorso del Comitato “Scuola in presenza”. Si tratta non di un giudizio di merito ma di una ordinanza sospensiva.
Il ricorso d’urgenza è stato presentato dagli avvocati Armando Hyerace, Aurelio Rundo Sutera e Massimo Nicola Marchese, Il deposito è avvenuto per via telematica ieri sera subito dopo che la situazione è stata chiara. Il Tribunale amministrativo ha pronunciato la sospensiva nel giro di poche ore
Ordinanze analoghe al resto d’Italia
Già nei giorni scorsi scelte analoghe erano state assunte nel resto d’Italia. Il Tar riapre la scuola in tutta Italia e sospende le ordinanze di chiusura disposte dalle Regioni (in particolare la Campania) e da molti sindaci
Il Tribunale amministrativo accoglieva il ricorso del governo
La scuola resta aperta e in presenza, “perché la Dad provoca disuguaglianze” e invece “le scelte prese stanno pagando”. Dopo lo stop delle feste natalizie, attraversato da appelli, polemiche e scontri a colpi di ordinanze e impugnative, il Governo ribadisce in una conferenza stampa la propria linea, respingendo le critiche sulla decisione sul ritorno di bambini e ragazzi tra i banchi.
Ricorso presentato oggi anche a Palermo
Anche a Palermo una trentina di genitori hanno deciso di impugnare davanti al Tar l’ordinanza numero 2 del sindaco Orlando emanata ieri sera alle 20,20 per disporre la chiusura delle scuole fino a lunedì. Il ricorso, affidato all’avvocato fabrizio Dioguardi, ribadisce il valore di ‘rango primario’ delle norme nazionali e le successive disposizioni regionali e sottolinea come il potere del sindaco sia da considerare esistente solo a fronte di emergenze sanitarie territoriali.
I ricorrenti chiedono, dunque, l’immediata sospensione dell’ordinanza che travalica i poteri del sindaco
Ipotizzabili pronunciamenti fotocopia
Sono ipotizzabili pronunciamenti analoghi da parte dei Tribunali amministrativi, inondati di ricorsi contro la chiusura provenienti da tutti i comuni di tutte le province siciliane ove i sindaci hanno emanato ordinanze anche se resta un solo di giorno di reale applicazione delle stesse ordinanze, ovvero venerdì.
I ricorrenti, però, vogliono evitare che ordinanze analoghe possano essere replicate la prossima settimana in assenza di una dichioarazione di zona arancione o rossa che potrebbe non arrivare
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