Nella settimana dal 5 all’11 dicembre si assiste a un lieve incremento delle nuove infezioni con un’incidenza pari a 11.361 (1.13%) e un valore cumulativo di 237/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Enna (322/100.000), Palermo (273/100.000) e Ragusa (250/100.000). E’ quanto si legge nel bollettino a cura del dipartimento Asoe per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione.

Gli anziani più a rischio

Le fasce d’età più a rischio sono quelle tra i 70 e i 79 anni (341/100.000), tra i 60 e i 69 anni (334/100.000) e gli over 90 (312/100.000).

Più della metà dei pazienti ricoverati non vaccinati

In lieve aumento le nuove ospedalizzazioni, più della metà dei pazienti in ospedale risultano non vaccinati.

I dati relativi alla campagna vaccinale

I dati relativi alla campagna vaccinale prendono in esame la settimana dal 7 al 13 dicembre. Nella fascia d’età 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose sono il 24, 52%, ha completato il ciclo primario il 21,17% del target regionale. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose sono il 90,89 per cento, ha completato invece il ciclo primario l’89,54 per cento del target. La terza dose è stata ricevuta da 2.770.894 persone, pari al 72,38% degli aventi diritto.

La terza e quarta dose

Dal 7 settembre il ministero della Salute ha autorizzato l’utilizzo dei vaccini bivalenti per la somministrazione della terza dose e dal 23 settembre l’autorizzazione è stata estesa, su richiesta anche per la quarta dose, a tutti gli over 12 che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni. Dal primo marzo le quarte dosi somministrate sono state 204.718, delle quali 181.933 a soggetti over 60.

Somministrate oltre 4800 quinte dosi

Dal 23 settembre è consentito l’utilizzo dei vaccini bivalenti anche per la quinta dose alle persone con marcata compromissione della risposta immunitaria. Infine, dal 17 ottobre il Ministero ha autorizzato la somministrazione della quinta dose con vaccino bivalente anche agli over 80, agli ospiti in RSA e agli over 60 con fragilità. Le quinte dosi finora somministrate sono 4.861.

Addio alle strutture commissariali anti Covid

Arriva una vera e propria rivoluzione nella gestione dell’emergenza Covid in Sicilia dove tutti i servizi fino a oggi svolti dai commissari straordinari saranno gestiti dalle aziende sanitarie.

I commissari in scadenza

Le strutture commissariali di Palermo, Catania e Messina che era state fatte nascere durante la fase acuta dell’emergenza Covid19 resteranno attive fino al 31 dicembre 2022, giorno in cui è prevista la scadenza. Come ha fatto sapere l’assessore regionale alla Salute, Giovanna, Volo, “verranno totalmente assorbiti dalle Aziende sanitarie locali, sotto la guida dei dipartimenti di Prevenzione”.

Il vertice con l’assessore Volo

Il 13 dicembre l’assessore della giunta Schifani ha tenuto un incontro con i rappresentati delle aziende sanitarie interessate dai cambiamenti. Nel corso del vertice è stato fatto il punto sulla situazione che riguarda la curva dei casi, dei ricoveri e dei decessi in Sicilia. Come riportato dal Giornale di Sicilia, la Volo ha ricevuto rassicurazioni in merito alla possibilità di gestire il volume di prestazioni che finora, in materia di screening e vaccinazione, è stato realizzato dalle varie strutture guidate dai commissari Covid di Palermo, Renato Costa, di Catania, Pino Liberti, e di Messina, Alberto Firenze. Il lavoro svolto dalle strutture straordinarie le aziende sanitarie locali già lo fanno anche se in proporzioni minori al momento. Eseguono già vaccini e tamponi.

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