“Il riconoscimento per il lavoro svolto con abnegazione e il ‘premio’  per l’impegno profuso a tutti i livelli durante l’emergenza da Coronavirus per i dirigenti medici e sanitari degli Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello arriva con la busta paga del mese di aprile ed è un’autentica doccia fredda” A denunciarlo sono i sindacati AAROI EMAC ANAAO CIMO-FESMED FASSID FIALS MEDICI CGIL MEDICI CISL MEDICI UIL MEDICI.
I sindacati puntano il dito sul “mancato pagamento delle indennità di guardia notturna e festiva, decurtazione della retribuzione di posizione per incarichi dirigenziali”.

“Soltanto il 24 aprile la Direzione Aziendale ha ritenuto di informare le Organizzazioni Sindacali della decisione arbitraria ed illegittima, assunta dalla Responsabile della UOC Risorse Umane, di sospendere il pagamento delle indennità di guardia a seguito di ‘dubbi interpretativi’ del nuovo Contratto di Lavoro – proseguono i sindacati -. Dubbi di cui non si capisce la ratio e che andavano comunque posti nel mese di gennaio scorso e non dopo ben quattro mesi dalla stipula del CCNL avvenuta in data 19 dicembre 2019. Evidentemente in questi quattro mesi il personale amministrativo, da ben due mesi posto in smart working e deputato all’applicazione delle norme contrattuali (e non alla loro interpretazione) ha avuto altro da fare e la soluzione più comoda è stata quella di sospendere il pagamento di parte dello stipendio a medici e dirigenti sanitari”

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica hanno oggi inviato una dura nota di contestazione alla Direzione Aziendale degli Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello, inoltrata per conoscenza anche all’Assessore Regionale della Salute,  Ruggero Razza, di cui si chiede “un tempestivo intervento e con la quale hanno proclamato lo stato di agitazione sindacale e la sospensione delle relazioni sindacali. Non eroi dunque bensì ostaggi della incompetenza e della inefficienza di una macchina amministrativa incapace di svolgere per tempo e correttamente il proprio lavoro, insensibile rispetto alle esigenze e agli altrui problemi. Le relazioni sindacali resteranno sospese fino alla reale e concreta soluzione del problema e non si escludono iniziative ulteriori da parte delle organizzazioni sindacali che intendono tutelare i diritti dei lavoratori in tutte le sedi opportune”.