I casi di contagio da Coronavirus che riguardano in quest’ultimo periodo il personale giudiziario, dalle 24 guardie giurate del Pagliarelli all’avvocato penalista asintomatico autodenunciatosi al consiglio dell’Ordine di Palermo, stanno creando motivo d’allarme.

La Fp Cgil Palermo e la Uilpa Palermo hanno scritto al presidente del Tribunale e al presidente della Corte d’Appello, chiedendo un incontro urgente per condividere percorsi di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori della giustizia di Palermo nella delicata fase del rientro al lavoro dalle ferie.

“Oggi – dichiarano Anna Maria Tirreno, segretario Fp Cgil Palermo e Alfonso Farruggia, segretario Uilpa Palermo, stiamo vivendo la fase 3, quella del rientro della gran parte del personale in servizio con la ripresa delle udienze. Durante il lockdown in Sicilia si sono prese misure di sicurezza straordinarie: uso massiccio dello smart working, distribuzione di mascherine, sanificazioni periodiche degli uffici giudiziari, misurazione della temperatura al personale, test sierologici ecc. Ma alla fine della fiera, tutto ciò è stato fatto in una condizione di scarso impatto dei casi di Covid in Sicilia, che si è dimostrata tra le regioni più immuni dai contagi”.

Oggi, superata l’estate, non è più così: l’aumento dei casi di Covid, in particolare in provincia di Palermo, richiede un’attenzione maggiore. E, denunciano Fp Cgil e Uil Pa nelle loro due lettere, non sembra così: non sono state prese, finora, indicazioni particolari (né plexiglas divisori né altro) relative alla sicurezza in udienza del personale, al fine di evitare eventuali contagi. Non c’è stata interlocuzione con il sindacato in merito e non c’è stato nessun rapporto con il personale civile per concordare eventuali turni, tenendo conto delle eventuali difficoltà anche familiari del personale”.+

“Ripartire rientrando nella ‘normalità’, mal si concilia con i rischi che incombono concretamente – aggiungono Tirreno e Farruggia – Abbiamo appreso dei diversi casi di persone positive al Covid: il presidente delle sezioni penali, da ultimo il caso dell’avvocato, che si è autodenunciato, dimostrando alto senso civico, indicando al Consiglio dell’Ordine di Palermo gli uffici giudiziari a cui aveva avuto accesso. Ora questi episodi ci fanno ritenere importante che ci sia una informazione e condivisione con il sindacato delle scelte che si intendono effettuare, nonché di quelle che sono state già messe in campo dalla presidenza della Corte”.

Fp Cgil e Uilpa stigmatizzano, a questo proposito, la reazione del Tribunale, che ha consigliato al personale entrato in contatto con l’avvocato positivo al Covid di fare test –tampone a ‘proprie spese’. “Noi riteniamo invece che sia preciso compito dei capi degli uffici di occuparsi della salute e sicurezza dei lavoratori e che sicurezza e salute non possano ricadere nelle spese personali del singolo lavoratore – continuano Anna Maria Tirreno e Alfonso Farruggia – Questi controlli devono devono fare capo al sistema sanitario nazionale che, attraverso le Asp, nei casi di rischio, organizzano e effettuano i tamponi. E’ quindi precisa responsabilità di ogni capo degli uffici, provvedere in tal senso”.
Le due organizzazioni sindacali sollevano anche il tema della carenza d’organico che riguarda il personale sia civile che penale, dovuta ai pensionamenti in quota 100 e legge Fornero. “Il confronto con il sindacato anche su questa tema – concludono Tirreno e Farruggia – è importante per trovare soluzioni condivise che conciliano entrambe le esigenze”.