• Covid19 e vaccino, il 70 per cento delle persone con disabilità a rischio esclusione
  • Lo denuncia la Fish, Federazione Italiana Superamento Handicap
  • La richiesta di inserire i disabili tra le categoria con priorità

“Molte delle Persone con disabilità rischiano di rimanere fuori dalle previsioni contenute nel piano vaccinale aggiornato il 3 febbraio dal Ministero della Salute a margine della Conferenza Stato Regioni. Ossia, la buona parte di coloro che non sono ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) o nelle residenze sanitarie per disabili (Rsd) rischia di rimanere senza vaccino; e ciò nonostante si tratta di persone che a prescindere dalla loro condizione di salute sono tra le più a rischio di essere contagiate e al tempo stesso di contagiarne altre; data l’impossibilità, appunto, di assicurare il distanziamento fisico”. È la denuncia della Federazione Italiana Superamento Handicap, FiSH, che torna a chiedere chiarimenti alle istituzioni sulla possibilità che le Persone con disabilità, a prescindere dalla gravita della loro condizione, possano avere la priorità tra quelle da vaccinare con urgenza.

L’appello della Fish al Capo dello Stato

Stavolta, la Fish, si appella direttamente al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, perché “in questo momento delicato la Sua attenzione verso le istanze e le aspettative delle Persone con disabilità è di concreto sostegno per tutti noi”, si legge nella presa di posizione dell’organizzazione della Federazione.

Le persone con disabilità tra le categorie prioritarie

A leggere la road map del nuovo piano vaccinale che è stato reso noto lo scorso 3 febbraio – afferma il presidente della Fish, Vincenzo Falabella – manca ancora l’indicazione generalizzata per la disabilità, sulla quale continueremo ad insistere perché venga inserita come prioritaria. Non ci può certo andare bene, come Fish, che la soluzione resa nota dalle istituzioni sia quella di categorizzare o dividere per patologie la disabilità”. E aggiunge: “Questa poteva sembrare una ipotesi più o meno adatta all’inizio, fino alla maggiore disponibilità dei vaccini, ma allo stato attuale, mentre il percorso vaccinale prosegue, non possiamo accettare che la modalità di somministrazione sia quella di fare figli e figliastri tra Persone con diversi tipi di disabilità”.

La lettera al commissario e al ministro

La Fish già qualche settimana fa aveva inviato una lettera al Commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri e al Ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il Commissario Domenico Arcuri- ricorda Fish – aveva riferito: ‘il Piano vaccinale predisposto dal Ministero della Salute prevede la vaccinazione per le persone con disabilità, assistenti personali, familiari e loro caregiver a partire dal mese di febbraio 2021, insieme alla seconda categoria degli over 80’. Ora si scopre, però, che circa il 70% delle Persone con disabilità rischiano di essere tagliate dalla vaccinazione in mancanza di uno specifico riferimento. Le Regioni, dal canto loro, senza uno specifico richiamo alla vaccinazione nel piano nazionale non assumono decisioni e responsabilità”.