Via libera nella notte alla tormentata Finanziaria 2022 della Regione siciliana. E non mancano oggi le polemiche e gli attacchi al governo regionale.

“Governo finito per Musumeci e per i siciliani”, il voto contrario del Pd

“Questa Finanziaria finisce come era iniziata: con la sedia vuota del Governatore. Una sedia che Musumeci, a dire il vero, ha scaldato qualche ora, giusto in tempo per vedere il governo andare sotto quando è stata demolita la sua visione turistica che ha raccolto solo 11 voti favorevoli e quella culturale con 12. Non è questa la Finanziaria che serviva ai siciliani, una manovra che, per la prima volta nella storia, non è passata dalla commissioni di merito. Un altro triste record, negativo, che rappresenta una macchia indelebile che non potrà essere dimenticata. Per altro, emerge una ulteriore spaccatura nella maggioranza: non votano 6 deputati di Forza Italia e non vota la Lega. Un ulteriore pezzo del governo Musumeci che se ne va. E’ un governo finito, non soltanto per l’aula ma anche per i siciliani”. Così il deputato e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che durante le dichiarazioni di voto all’Ars ha espresso il parere contrario del Partito Democratico su Bilancio e Finanziaria, le ultime del governo Musumeci.
“Politiche turistiche e culturali – ha proseguito Barbagallo – sconfessate anche da un decreto adottato dal dipartimento Turismo che fa male: 2 milioni di euro per una mostra a Cannes, quando nelle pieghe del bilancio cerchiamo risorse per tendere la mano agli ultimi e ai più deboli”.

Le motivazioni: “Bocciate le norme per precari e lavoratori”

“Un voto contrario, il nostro, perché – ha aggiunto Barbagallo – non è cambiato il giudizio rispetto alla discussione generale quando abbiamo evidenziato che aumentano le spese correnti e diminuiscono quelle in conto capitale. Ci aspettavamo una risposta vera per gli Asu ma nemmeno un euro speso o accantonato per questa categoria di lavoratori (bocciati tutti e 3 gli emendamenti del PD). Bocciate anche le norme che riguardavano l’inquadramento dei precari della Protezione civile (3 milioni) e quelle per inquadramento e progressione di carriera per il personale delle categorie A e B della Regione Siciliana”.
“Tra pochi mesi si andrà al voto e noi siamo convinti che, oltre a un nuovo governo e a un nuovo parlamento, i siciliani – ha concluso – ci consegneranno anche una nuova visione e una nuova speranza per la Sicilia”.

Lupo: “Finanziaria inutile di un governo inutile”

“Il Pd ha votato contro una finanziaria inutile di un governo inutile”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars.
“Ci siamo battuti – aggiunge – per difendere i diritti dei più deboli, dei disabili, per difendere le attività ed i bilanci dei Comuni ed il futuro e lo sviluppo delle imprese e del lavoro. Il presidente Musumeci ha disertato i lavori d’Aula, se non per qualche ora. Un ulteriore atto di disprezzo nei confronti del Parlamento, ma forse è stato meglio così. Se fosse stato presente – conclude Lupo – sarebbe stato anche peggio”.

Palmeri: “La Finanziaria che non c’è”

A lanciare strali anche la deputata Valentina Palmeri (Europa Verde): “La Finanziaria che non c’è. La legge detta finanziaria dovrebbe essere il motore per lo sviluppo e per la risoluzione di gravi problemi. Tutto questo non c’era nel testo pervenuto in Aula, più un atto ammnistrativo che una norma di ampio respiro. Ho cercato di inserire norme rilevanti, come quella per l’economia circolare, parzialmente accolta e approvata nel testo della finanziaria, – per permettere di intercettare le risorse messe a disposizione dalla UE tramite il Regolamento Next Generation Eu – così come quella a favore della fondazione Orestiadi di Gibellina, il cui capitolo era stato notevolmente ridotto.
Avevo anche presentato norme per il contrasto alla desertificazione e la rigenerazione dei suoli e norme per superare le infrazioni sulla depurazione che tante risorse tolgono ai Siciliani oltre a causare danno per il turismo, norma che inseriva tra le riserve del fondo autonomie locali una premialità a favore dei comuni virtuosi.
Ho affrontato il tema del precariato storico, con la consapevolezza di dovere risolvere una questione che toglie dignità e certezza da troppi anni ad alcune categorie di precari tenuti ostaggio da una politica cinica, ma allo stesso tempo senza intaccare il diritto dei tanti giovani che vogliono anch’essi avere una chance di potere entrare nella pubblica Amministrazione. A tal fine per la risoluzione della questione degli Asu, avevo presentato tre emendamenti per favorire i lavoratori tramite il riconoscimento dei fondi per l’integrazione e favorendo la fuoriuscita. Uguali emendamenti con lo stesso spirito a favori del personale precario dei Consorzi di bonifica, che non hanno trovato, invece, l’accoglimento del governo, salvo approvare successivamente i miei ordini del giorno sui temi esposti. Sono intervenuta, dopo gli incendi scoppiati la scorsa settimana nel trapanese, per denunciare ancora una volta l’incapacità del governo di attuare un sistema di previsione e prevenzione”.

“Deputati umiliati, gravissimo fatto politico”

Palmeri espone anche la sua visione su quanto accaduto all’Ars nei giorni scorsi e sull’attuale scenario politico.
“L’impossibilità di procedere nel votare il testo così come pervenuto in Aula ha convinto lo stesso Governo che era necessario riscrivere questa finanziaria con un maxi emendamento, e qui si è consumato l’ultimo gravissimo fatto politico, con accordi che hanno portato a tre maxi emendamenti, che hanno umiliato i singoli deputati, già umiliati dall’anomalo percorso di questa finanziaria. Tutto ciò non potrà che portare a serie riflessioni per il futuro.
Se si pensa che accogliere un mio emendamento come l’economia circolare, ancorchè importante, possa ribaltare il giudizio negativo o riconoscere un contentino al Comune di Vattalleapesca o qualche soldo alla Società Anonima X, possa essere sbandierato come atto per salvare questa terrà si sbaglia di molto.
Tirando le somme le troppe carenze ancora presenti e le norme che non garantiscono in maniera indistinta i diritti dei siciliani mi hanno pertanto portata a votare contro”.

Di Paola: “Brutto congedo di un governo pessimo”

“Brutto congedo di un governo pessimo. L’ultima finanziaria di questo disastroso governo è andata in porto solo grazie al lavoro delle opposizioni, che, dopo che le commissioni sono state esautorate, hanno parlamentarizzato i lavori, riuscendo ad incidere notevolmente e portando a casa buoni risultati per i siciliani”. Lo afferma in una nota il capogruppo del M5S all’Ars, Nuccio Di Paola. “Le inefficienze del governo e di un Musumeci colpevolmente assente – prosegue -, comunque, non hanno permesso di dare tutte le risposte che aspettavano i cittadini. Una delle poche note liete è che questa finanziaria è l’ultima a cui mette mano Musumeci”.