“Né angeli né eroi, ma professionisti della salute”. È il titolo del flash mob organizzato dal Nursind, il sindacato degli infermieri, che si è tenuto stamane a partire dalle 10.30 in piazza Ottavio Ziino a Palermo, davanti all’assessorato alla Salute.
Decine di infermieri da tutta la Sicilia hanno partecipato all’evento per rivendicare il ruolo della categoria, dopo l’emergenza Covid19, all’interno del sistema sanitario.
L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di potenziare gli organici, di premiare il lavoro svolto dagli operatori sanitari con riconoscimenti economici, di risolvere il problema del demansionamento e garantire le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La manifestazione ha inteso inoltre ribadire l’unità della categoria invitando tutte le istituzioni e gli infermieri a un confronto costruttivo per il bene dei lavoratori stessi e dei pazienti.
Salvo Vaccaro, vice segretario regionale del Nursind ha dichiarato: “Siamo qua per commemorare i colleghi vittime del Covid19, stiamo manifestando per chi non c’è più, per chi si è ammalato e per chi deve continuare a lavorare in condizioni precarie. Ancora oggi continuano a mancare negli ospedale guanti, mascherine, dispositivi di protezione individuale e questo non ci permette di lavorare in sicurezza sia per noi che per i pazienti.
Noi chiediamo la rimodulazione delle dotazioni organiche, poi chiediamo l’inserimento del personale di supporto all’interno delle varie unità operative in tutti i turni, perché dobbiamo garantire l’assistenza adeguata ai pazienti e soprattutto vogliamo che finiscano i lavori atipici come a partita Iva, o lavori interinali che non garantiscono la dignità della professione infermieristica”.
Gli fa eco Claudio Trovato, coordinatore Nursind Sicilia. “Noi oggi siamo qui – ha spiegato – per rivendicare una maggiore dignità sociale, economica e professionale.
Vogliamo che gli infermieri siano al centro del processo assistenziale all’interno della sanità. Deve inoltre essere prioritaria la rivisitazione della base contrattuale e delle indennità contrattuali ferme al 1990.
Non è più sostenibile andare a lavorare di notte per 2 euro e 74 centesimi.
L’infermiere deve avere un ruolo preponderante insieme a tutti gli altri attori del sistema sanitario.
Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime degli operatori sanitari che sono morti nella lotta al Covid19.
I governi regionale e nazionale devono dare agli infermieri il riconoscimento della centralità del loro ruolo”.
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha incontrato i manifestanti.
“Sono qui – ha detto – per ringraziarvi per questo momento di incontro e per ringraziarvi anche per l’iniziativa che in tutta Italia il Nursind ha voluto portare avanti nel ricordare quanti medici, infermieri, operatori della sanità in questa enorme emergenza internazionale hanno perso la vita.
Abbiamo parlato di tante altre iniziative, abbiamo parlato di quando rivederci, come mettere in campo la prosecuzione di tutte le procedure di selezione, per consentire ai tanti professionisti che hanno lasciato la Sicilia di potervi fare ritorno, ed è la ragione per la quale abbiamo pubblicato in questi giorni la mobilità dei due concorsi di bacino per le centinaia di infermieri che hanno partecipato e che lavorano nel nord Italia”.
E ancora: “A me è capitato di perdere per il Covid19 più di una persona che conoscevo, in un caso si trattava di un professionista della sanità.
Ecco perché il sentimento di partecipazione oggi è un sentimento convinto, sincero, e di grande adesione. Grazie davvero”.
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