Un piano straordinario di assunzioni di personale sanitario, l’attivazione di posti letto Covid anche nella sanità
privata, a supporto anche della garanzia dell’erogazione delle prestazioni ordinarie nella sanità pubblica che “vanno sempre e comunque assicurate”.

Sono alcune delle richieste avanzate dai segretari generali della Cgil e della Funzione pubblica, Alfio Mannino e Gaetano Agliozzo nella videoconferenza con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria. Per un dialogo continuo e costruttivo i sindacati hanno chiesto un tavolo permanente con incontri periodici finalizzati a verificare i percorsi attivati per il superamento delle criticità esistenti.

Sul tavolo anche “la questione della stabilizzazione del personale precario e della valorizzazione del personale tutto nell’ ambito di un progetto per il superamento dell’emergenza e in generale per il rafforzamento strutturale del sistema sanitario pubblico”.

Per quanto riguarda l’Asp di Palermo l’assessore Razza ha assicurato ai sindacati che la stabilizzazione di 247 unità a tempo determinato verrà completata entro dicembre. “Dobbiamo affrontare la crisi di questo periodo- ha detto
Alfio Mannino- e contemporaneamente dare risposte in termini strutturali, tema su cui la Regione sconta ritardi. Questo significa investire sulla medicina del territorio, sul coordinamento sanità- sistema socio assistenziale e per farlo- ha sottolineato- occorre individuare e dislocare opportunanente le risorse disponibili a partire dai residui dei fondi strutturali”. Da Mannino anche un monito a “stoppare eventuali tentativi di scorribande politiche sulla sanità”.

Cgil e Fp hanno posto anche il problema di “un rapporto non sempre facile con le Asp sul territorio”, ha detto Agliozzo chiedendo al rappresentante del governo di “ sostenere attivamente la richiesta sindacale di appositi tavoli, esercitando una funzione di indirizzo”.

Sollevato anche il tema della Seus al cui proposito ai sindacati è stata assicurato un imminente tavolo specifico. Perplessità dalla Cgil sul ventilato ricorso alle agenzie interinali per l’assunzione di personale sanitario con la controproposta di attingere alle graduatorie. “Chiediamo anche- ha detto Agliozzo- che per chi sta prestando servizio
Covid si preveda una riserva di posti nei concorsi”. Rilevata anche l’esigenza di un maggiore protagonismo dei medici di base.

“L’assessore ci ha illustrato le misure che il governo regionale sta mettendo in campo per contenere l’epidemia. Si parla di un piano che prevede fino a 2.500 posti letto Covid negli ospedali entro fine dicembre e noi abbiamo chiesto anche di coinvolgere le strutture private, secondo un protocollo siglato lo scorso inverno. Abbiamo anche chiesto verifiche sulle scorte di Dpi per gli operatori sanitari e i soggetti che ne hanno diritto e su questo fronte abbiamo ricevuto rassicurazioni. Inoltre, ci siamo assicurati che si lavori seriamente anche per potenziare la medicina del territorio, la medicina di prevenzione e la telemedicina, con un maggior coinvolgimento dei medici di famiglia”, dicono Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl Sicilia, e Paolo Montera, segretario generale regionale della federazione della Funzione pubblica.

“Mentre i contagi aumentano e la paura cresce – proseguono i sindacalisti – non possiamo più temporeggiare. Abbiamo preteso e ottenuto che il confronto governo-sindacati sia continuo e costante, perché non possiamo arretrare di un passo davanti alle tante cose che ci sono da fare. Solo così, infatti, potremo dare risposte precise e puntuali ai siciliani e ai lavoratori impiegati in prima linea nella battaglia contro la seconda ondata. E abbiamo ottenuto un primo risultato: la prossima convocazione del Comitato è già stata fissata per il prossimo 9 novembre e ne seguiranno altre, con cadenza periodica. Ci accerteremo che sia così”.

Il comitato regionale si è poi chiuso con la richiesta precisa di aggiornare la convocazione prevista per il 29 settembre sulle indennità Covid per il personale della sanità pubblica e gli operatori del 118 e poi rinviata a causa dei contagi di alcuni dipendenti dell’Assessorato alla salute. “I lavoratori stanno di nuovo reggendo ritmi fuori dal normale e incredibilmente ancora non hanno ancora avuto alcun riconoscimento concreto per quanto fatto lo scorso inverno. È ora di procedere, i lavoratori attendono da troppo. E non con le mani in mano”.

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