È una Sicilia che si lecca le ferite quella nel day after della giornata di maltempo di ieri che ha flagellato diverse province. Ci vorranno almeno le prossime 24 ore per poter uscire dall’emergenza causata dalle abbondanti piogge di ieri. La prima conseguenza ha portato alla chiusura oggi delle scuole nel catanese e non è detto che in alcuni casi si potrà riaprire da domani. Infatti oggi i tecnici del Comune effettueranno delle verifiche nei vari plessi scolastici del capoluogo etneo ed anche presso alcune abitazioni. La decisione in seguito ad un confronto che il sindaco Salvo Pogliese ha avuto con il prefetto. Chiusi anche parchi comunali e cimitero, per consentire anche qui di verificare i danni agli edifici, pubblici e privati, alle strade, e ai luoghi pubblici.

Il maltempo incombe anche oggi

Non è però ancora passata del tutto la paura del maltempo in Sicilia. Infatti anche oggi c’è un’allerta lanciata dalla Protezione civile anche se il rischio meteo-idrogeologico e idraulico per temporali è di livello giallo, quindi inferiore a ieri. L’allerta è stata lanciata sino alla mezzanotte di oggi. La zona che potrebbe essere maggiormente interessata da fenomeni temporaleschi potrebbe essere Palermo e provincia. Si prevedono “precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati; venti tendenti dal pomeriggio a forti o di burrasca settentrionali sui settori tirrenici; tendenti a localmente forti sud-occidentali sui settori ionici; mari tendenti a molto mossi nel pomeriggio i bacini occidentali e lo Ionio”.

Strade allagate

Ancora questa mattina c’è l’evidente strascico del maltempo di ieri in Sicilia, e non solo a Catania. A Palermo ancora oggi ci sono ampie pozzanghere in particolare lungo viale della Regione Siciliana, nei pressi della rotonda di via Oreto, all’altezza di alcuni sottopassi, dello svincolo per l’ospedale Cervello e su Partanna Mondello. Alcuni residenti del quartiere Borgo Vecchio sono scesi in piazza per protestare per i continui allagamenti che si registrano ad ogni pioggia. In provincia, esattamente a Terrasini, qualche calcinaccio è venuto giù dal campanile della chiesa Madre di piazza Duomo. Nell’agrigentino, e a Sciacca in particolare, diverse le strade allagate e non percorribili. Neanche Trapani è stata risparmiata: a vedersela peggio il Rione Cappuccinelli, popoloso quartiere di periferia, dove diversi centimetri di acqua marrone stagnante si sono accumulati sulla parte centrale dei tanti viali che circondano la zona.

 

 

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