Arrivano i nuovi manager della sanità in Sicilia. Il quadro delle nomine è quasi pronto, mancano gli ultimi dettagli del puzzle ma forse i più complessi, per questo lasciati alla fine. Il bilancino di precisione che deve soddisfare le richieste e dare anche spazio alla qualità manageriale, ha dato i suoi primi responsi. Certo è pur sempre politica e fino all’ultimo istante tutto può cambiare.

Chi resta

Contrariamente a quanto era stato detto per settimane resta al suo posto Daniela Faraoni alla guida ormai da anni dell’asp di Palermo. A sorpresa, anche se non è una strada semplice da percorrere, Salvatore Lucio Ficarra potrebbe restare a Siracusa in quota Forza Italia con il ,sì di Fratelli d’Italia ma con mal di pancia dentro entrambi i partiti.

Chi arriva

All’Asp di Catania il nome sarà ion quota Lega Mpa ma il chi resta ancora in bilico. Si era parlato di Laganga Sanzio ma non c’è nulla di scontato o sicuro.

L’accordo raggiunto riguarda le divisioni politiche. A FdI andrà un grande ospedale per ciascuno delle tre città metropolitane: Palermo, Catania e Messina; A Forza Italia due grandi ospedali a Catania e Messina ma non a Palermo dove Villa Sofia gli azzurri la cedono alla Dc. La stessa Dc avrà anche l’Asp di Enna ma non Agrigento che aveva richiesto. Andrà invece a FdI in quota Musumeci (Savarino) mentre Caltanissetta andrà agli azzurri ai quali la coalizione caricherà anche la riconferma di Ficarra

Fratelli d’Italia indicherà anche il manager delle Asp di Messina, Trapani e Ragusa.

La partita Civico Policlinico di Palermo

Pur mancando ancora molti nomi, col rischio che scattino veti incrociati, la macchina sembra a posto ad accezione della partita Civico – Policlinico di Palermo. Fratelli d’Italia vorrebbe mettere un altro uomo dell’area Musumeci al Civico: Ferdinando Croce. in alternativa potrebbe ottenere invece, il Policlinico ma lì occorre il sì del rettore dell’UniPa. Sull’altro Policlinico, quello di Messina, c’è un interesse Mpa Lega ma ancora c’è tanto da parlare in giornata

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