“Servono azioni d’urto forti sul territorio, è grave l’impatto che la pandemia ha avuto e continua ad avere sulla già fragile realtà economico sociale delle province di Palermo e Trapani, acuendo diseguaglianze sociali, disparità di genere e portando al ‘crollo’ dell’occupazione soprattutto per donne e giovani. Il rischio è che esploda una vera e propria bomba sociale per questo è giunto il momento di rialzarsi lavorando in sinergia, parti sociali, istituzioni, realtà produttive e puntare sui fondi che arriveranno, con un forte patto per la rinascita delle nostre città. E’ ora di ripartire dal territorio le sue esigenze, le sue peculiarità”. Ad aprire così i lavori del consiglio generale della Cisl Palermo Trapani al Saracen di Isole delle Femmine è stato il segretario generale Leonardo La Piana.

La disoccupazione crescente

Le persone in cerca di occupazione a Palermo sono oltre 60 mila a Trapani oltre 30. Il tasso di disoccupazione nel capoluogo è il 19% a Trapani 17,3. “Ma sono dati che purtroppo, temiamo, sono destinati ad aggravarsi superata la fase del blocco dei licenziamenti, per questo riteniamo indispensabile che le istituzioni a tutti i livelli mettano in campo politiche attive adeguate. Bisogna dare priorità poi alle infrastrutture, siamo dell’idea – ha affermato La Piana -,  che si parli ancora troppo di risorse disponibili e troppo poco di risorse che ‘possono essere cantierate’ il che è cruciale. Considerata tra l’altro la situazione di carenza di progettisti esecutivi nelle nostre amministrazioni locali e le questioni inerenti lo stato di dissesto/pre-dissesto dei comuni, non si può accettare che si giunga al rischio di perdere le somme, con grave danno per il lavoro e l’economia in generale”.

I punti essenziali della ripartenza

“Abbiamo situazioni incancrenite da anni tipo la vertenza Blutec,  le Zes che non  funzionano, discutiamo di Zone Franche Montane ma ancora siamo agli albori; abbiamo eccellenze enogastronomiche ma scarsa propensione alla sinergia e al lavoro di squadra, vorremmo un turismo di qualità ma allo stesso tempo abbiamo una rete di trasporti non adeguata” spiega La Piana.

La lotta alla pandemia

Per poter pensare alla ripartenza, le nostre città hanno bisogno di intensificare la lotta alla pandemia. “Una campagna vaccinale ancora più mirata sui giovani, che sono ora coloro che si ammalano di più e il rafforzamento di tutta la rete sanitaria di Palermo e Trapani devono essere i piloni di questa battaglia contro il virus. Serve una svolta complessiva del sistema per investire in sanità di prossimità e di prevenzione. Ed è necessario – ha aggiunto il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana –  che si faccia di più anche sul tema della non autosufficienza in termini di servizi e prestazioni offerti alle persone e famiglie con fragilità”.

L’allarme sui conti del Comune di Palermo

Sul tema del rischio dissesto del comune di Palermo, La Piana ha ribadito “consegneremo con Cgil e Uil una lettera-appello al presidente del consiglio comunale, alle forze politiche, ai gruppi in consiglio comunale, perché siamo fortemente delle conseguenze dei possibili tagli ai servizi, aumento delle tasse e blocco delle opere pubbliche. La situazione è allarmante, bisogna pensare a un decreto ‘Salva-Palermo’”.

Lo sviluppo di Trapani

A Trapani  ha poi affermato La Piana “riteniamo molto importante la sfida di avviare nuove sinergia fra Airgest e l’unione di 25 comuni della provincia per la promozione economica e turistica, è la spinta che chiediamo da tempo per lo sviluppo dell’aeroporto Birgi, e di questo territorio in cui i settori predominanti sono proprio quello turistico e quello enogastronomico”.

Il contrasto alla criminalità organizzata

Ma per uno sviluppo adeguato nei nostri territori, bisogna puntare anche sul contrasto alla criminalità organizzata. “le indagini delle ultime settimane hanno mostrato come la mafia ancora sia fattore fortemente condizionante del nostro sistema economico. Apprezziamo  il grande impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, e continuiamo a portare avanti il lavoro congiunto con Cgil e Uil e le prefetture sul tema dei beni confiscati alla mafia e, più in generale, sulle forme di contrasto alla criminalità”.

Le priorità dell’azione sindacale dei prossimi mesi

Il segretario generale Cisl Palermo Trapani ha poi elencato le priorità dell’azione sindacale dei prossimi mesi che per la Cisl saranno contraddistinti anche dalla stagione congressuale: “la battaglia per la sicurezza sul lavoro, il forte no alla violenza sulle donne, l’impegno del nostro sindacato affinché si giunga a una rivisitazione complessiva dell’applicazione dello smart working da parte delle aziende e attraverso il meccanismo della contrattazione, si preveda, tra le altre, anche  la disconnessione e maggiori riferimenti alla sicurezza e ai carichi di lavoro”. Per il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio,  “la pandemia ha ridotto ai minimi termini le nostre esistenze, ha mostrato le fragilità di un sistema che già pagava anni di gap rispetto al resto del Paese, è giunto il momento di ridisegnare l’assetto economico sociale della nostra regione e per farlo, lo ribadiamo da tempo serve il dialogo con le forze sociali. Al governo regionale chiediamo da tempo di confrontarsi sulla Pubblica amministrazione, sulla sanità, sulla sicurezza, sulle infrastrutture, sul welfare, sulla coesione sociale e sulle politiche attive sul lavoro, sulla formazione e sulla ricerca, sulla scuola, sulle politiche ambientali, sul turismo, sull’industria e sui servizi. Abbiamo idee e proposte di cui vogliamo discutere con le istituzioni, ma uno dei punti di partenza deve essere l’utilizzo al meglio delle risorse previste dal Pnrr, una opportunità che la Sicilia non può farsi scappare”. Per la segretaria organizzativa Cisl Nazionale Daniela Fumarola , “la situazione di crisi in tutto il Paese causata dalla pandemia è allarmante, come sindacato chiediamo un esercizio di corresponsabilità da parte di tutti, istituzioni, Governo, corpi intermedi, parti sociali, affinché si giunga ad un grande Patto sociale che tenga dentro le ragioni del Paese in termini di sviluppo, creazione di nuovi posti di lavoro, protezioni sociali per chi è rimasto senza lavoro e politiche sociali per i fragili che purtroppo sono sempre di più. La fase più critica è stata gestita grazie agli ammortizzatori, ma non si può andare avanti cosi, pensiamo che la ripresa debba partire dal lavoro che può generarsi attraverso nuovi investimenti, il Pnrr insieme ad altre opportunità è uno strumento che dobbiamo usare al meglio e noi come Cisl chiediamo di stare nella governance,  perché pensiamo che come primo obiettivo bisogna perseguire la qualità della spesa e investimenti che siano finalizzati alle esigenze delle persone e dei territori che stanno soffrendo”, conclude  Fumarola.