Due assistenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti ieri da un giovane detenuto italiano, nella sesta sezione del carcere Ucciardone a Palermo. Il detenuto per futili motivi ha tentato prima di lanciare uno sgabello, e poi li ha aggrediti. I due agenti sono stati soccorsi e portati al pronto soccorso. La prognosi è di 3 giorni e 7 giorni.
La preoccupazione del sindacato
“Siamo preoccupati – riferisce il segretario provinciale Cnpp Maurizio Mezzatesta – per l’escalation degli episodi, che nell’anno in corso, solo al carcere Di Bona ex Ucciardone, sono stati sette ai danni del personale di polizia. Chiediamo l’intervento degli uffici superiori ed il tempestivo trasferimento dei soggetti che si sono resi responsabili delle succitate aggressioni. Esprimiamo solidarietà ai colleghi con l’augurio di pronta guarigione”.
A giugno un sit-in di protesta
Insomma, c’è una situazione esplosiva nelle case di reclusione siciliane e non solo. Infatti analoghi fatti si sono verificati anche nelle carceri di Augusta dove allo stesso modo si è levata la protesta delle organizzazioni di categoria. Una manifestazione si è tenuta nel giugno scorso proprio davanti al carcere Ucciardone di Palermo. Numerosi agenti penitenziari hanno protestato indossando una maglietta con su scritto “Basta aggressioni” e scandendo lo slogan “Non siamo schiavi ma servitori dello Stato”.
Aggressioni e carichi di lavoro insostenibili
“Basta aggressioni e carichi di lavoro insostenibili, ove spesso un solo agente deve gestire più posti di servizio nello stesso turno. Ci sentiamo abbandonati, a limite della mortificazione professionale. Siamo impiegati dello stato e meritiamo rispetto. Da anni chiediamo personale, e il rimodernare le strutture oramai in alcuni casi obsolete. Il personale non ha più una vita privata, spesso subisce continue variazioni del servizio penalizzando la vita privata ed i propri hobby. Siamo stanchi, vogliamo e pretendiamo rispetto”. E’ quanto aveva detto durante il sit-in Maurizio Mezzatesta, segretario provinciale del sindacato Cnpp della polizia penitenziaria, che ha organizzato la manifestazione.
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