Della preside dello Zen Daniela Lo Verde nessuno parla male tra i vicini di casa, persino il suo parrucchiere di fiducia. neanche il benché minimo sospetto. Anzi, ancora oggi si dicono increduli. Testimonianze raccolte dal quotidiano “La Repubblica” che ha voluto sentire chi quotidianamente stava a contatto con la dirigente scolastica finita nella bufera. Arrestata venerdì scorso con il vicepreside e una terza persona, dipendente di un negozio di Palermo. Insieme avrebbero messo in piedi la “cricca” dei furti di cibo alla mensa della scuola “Falcone” e dei tablet, sottratti agli alunni dell’istituto.

Oggi l’interrogatorio di garanzia

La Lo verde oggi deve comparire davanti al Gip insieme agli altri due indagati per l’interrogatorio di garanzia. Il suo legale, Ninni Reina, non nasconde la sua preoccupazione. A Repubblica sostiene che la sua assistita “è una donna distrutta, le manca serenità e lucidità”. Tutto da vedere se farà scena muta davanti al giudice. Alla Noce, dove la dirigente scolastica vive, tutti sembrano volerle bene e avere stima. I vicini di casa confermano quanto sostenuto dall’avvocato, la preside avrebbe risentito pesantemente a livello psicologico di quanto accaduto. Il suo parrucchiere di fiducia, sempre a Repubblica, ha detto: “Non ci credo ancora. La donna di cui leggo non è la stessa donna che viene qui”.

Lo scandalo

Lo scandalo alla scuola “Falcone” dello Zen di Palermo porta con sé pesanti strascichi. Tutto palpabile nel corso dell’assemblea promossa ieri mattina all’interno dell’istituto dove i dirigenti scolastici hanno incontrato famiglie e amministrazione comunale. L’obiettivo primario sarà quello di riconquistare la fiducia dei genitori traditi all’inchiesta shock emersa in questi giorni. La Lo Verde è accusata di essersi appropriata anche del cibo della mensa della scuola Falcone. Donna nota per le sue battaglie antimafia accusata oggi di corruzione e peculato. Alla preside sarebbero stati regalati tablet e cellulari in cambio della fornitura alla scuola, in aggiudicazione diretta e in esclusiva, del materiale elettronico ad un negozio di Palermo.

L’incontro

Ieri mattina l’incontro con le famiglie organizzato dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, e dal neo dirigente scolastico Domenico Di Fatta chiamato in sostituzione della Lo Verde. Con loro una delegazione di dirigenti scolastici degli istituti aderenti alla “Rete per la promozione della cultura antimafia nella scuola”. Presenti anche il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alle Attività sociali Rosi Pennino. “Senza entrare nel merito delle indagini – ha detto il preside Domenico Di Fatta – le immagini che si sono viste non sono belle. I genitori si sentono traditi, non hanno più fiducia nella scuola e quello che dovrò fare io sarà quello di riconquistare quella fiducia. Facendo capire che se errori ci sono stati, sono stati di un singolo ma che gli altri docenti sotto la mia guida continueranno con la correttezza di quando io sono stato qui dieci anni fa. Per riconquistare le famiglie ascolterò i genitori e prenderò i contatti con le associazioni che operano nel quartiere”.

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