“Oltre a garantire il prosieguo delle prestazioni di controllo prima svolte dall’Aras e ora dall’istituto zootecnico  sperimentale, il governo regionale deve garantire il riassorbimento dei 30 lavoratori rimasti fuori dopo la chiusura dell’Aras, per i quali esiste un impegno finora non rispettato, cosa per la quale i lavoratori stessi hanno prodotto una diffida”: lo dice Tonino Russo, segretario della Flai Cgil Sicilia, che interviene sull’eterna querelle attorno a questi lavoratori che appartengono all’orami dismessa associazione degli allevatori. Parte di loro sono stati assorbiti dall’istituto zootecnico, ma altri ancora sono perennemente sottoposti al rinnovo del contratto a tempo determinato.

Le rassicurazioni non bastano

E’ di ieri la notizia dell’impegno del presidente della Regione Nello Musumeci a varare una norma specifica per la continuità del servizio di controllo zootecnico. “Attività che sarebbe utile implementare – afferma Russo- dando risposte alle esigenze dell’allevamento siciliano ma anche dei lavoratori che aspettano già da troppo tempo”.

Le polemiche

“È davvero incredibile – ha detto il deputato regionale Nello Dipasquale – che per far muovere questo governo regionale sia necessario arrivare a ridosso delle scadente (il contratto con i lavoratori ex Aras scade a fine dicembre) e serva sempre che qualcuno si lamenti dell’inefficienza del governo. Io stesso, la scorsa settimana, ho segnalato in Commissione Attività produttive il rischio che si andava correndo perché a due mesi dalla scadenza non esisteva una bozza di proroga, una proposta normativa, insomma non c’era nulla che impedisse di mandare a casa i lavoratori creando danni enormi al settore e a tutto l’indotto. In una settimana si è passati dal nulla al proclama, per una cosa a mio avviso normale, ovvia, e per la quale comunque è stato necessario un intervento che sollecitasse il governo”.

L’annuncio di Musumeci

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci,  ha incontrato al Palaregione di Catania Giuseppe Campione, direttore regionale per la Sicilia dell’Associazione italiana allevatori, a cui ha assicurato che la giunta adotterà una norma che riconosce l’istituto come ente di ricerca della Regione e proroga al triennio 2022-24 le disposizioni vigenti in materia, scongiurando l’interruzione delle prestazioni. A tal fine, la norma prevede l’autorizzazione della spesa in dodicesimi nelle more dell’approvazione della Legge di stabilità 2022.

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