Ieri mattina a Palazzo d’Orleans si è svolto un incontro tra una delegazione del comitato promotore l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia, sindaci e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. La delegazione era composta da Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione zfm Sicilia, Salvatore Noto, Giuseppe Catania e in call, Orlando Russo, primi cittadini di Marianopoli, Mussomeli e Castelmola. Al presidente è stato anticipato che mercoledì 3 agosto il comitato sarà ricevuto dal sottosegretario all’Economia, Alessandra Sartore, e che la delegazione sarà guidata dal senatore, di origini abruzzesi, Luciano D’Alfonso, che presiede la Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, in cui è incardinata (in sede redigente) la legge voto.

No alla deroga della legge e considerare altri 133 Comuni

La delegazione ha ribadito le richieste contenute nella lettera inviata nei giorni scorsi anche all’attenzione del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Maria Stella Gelmini. Ovvero, che nella perimetrazione vengano tenuti in considerazione i 133 Comuni che hanno partecipato a questa lunghissima battaglia di civiltà, individuati altresì dall’articolo 1 della “Disposizioni”, approvate dall’Ars il 17 dicembre 2019 e che non si vada in deroga all’articolo 5 della stessa Legge. Le aziende, destinatarie della fiscalità di sviluppo, a prescindere dai Comuni individuati dall’Assessorato regionale alle Attività Produttive, devono avere la sede legale e operativa al di sopra dei 500 metri sul livello del mare.

Questione anche di politica economica

Le altre due questioni, dirimenti per il prosieguo dell’iter, in discussione al Senato, sono legate al finanziamento della misura di politica economica. Al presidente Musumeci è stato chiesto di sostenere in Commissione Paritetica Stato-Regione la richiesta di destinare il cespite tributario dell’Iva all’importazione per la copertura finanziaria stabile della norma in esame. Norma che è stata pensata pure per attrarre investimenti, quindi, per la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo reale delle Terre alte di Sicilia.

Si guarda al futuro con fiducia

“Abbiamo apprezzato la pronta disponibilità del presidente Musumeci, ad ascoltarci e con particolare attenzione, sullo stato dell’arte del percorso – dichiara Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione e coordinatore regionale -. Si è consumato un momento di confronto franco e soprattutto sereno e il presidente si è dichiarato disponibile a continuare a sostenere la nostra battaglia di civiltà e il progetto di vita comune in itinere, che concorrerà positivamente finanche per la definizione delle corrette norme di attuazione dello Statuto in materia finanziaria. Avere ‘chiuso il cerchio’, in presenza, anche con Musumeci, ci permette di guardare al futuro con maggior fiducia”.

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