Simona Vicari è in netto vantaggio per la poltrona di Sindaco del comune di Cefalù. Lo sostiene un sondaggio realizzato dalla Smc Comunicazione. “L’unica campionatura che ad oggi abbiamo condotto -spiega il CEO di SMC- è quella sul comune di Cefalù. Un comune strategico, dove vi è sempre stato uno scontro molto aperto tra le forze politiche. La battaglia lì è già aperta e si conoscono i candidati anche se non ufficiali. In questo contesto, avendo compiuto una rilevazione specifica e precisa, posso dire che Simona Vicari candidata a sindaco di Cefalù è già al 44% con un lift del 2% sia a rialzo che a ribasso. Pertanto credo che la Vicari continui ad essere in crescita negli indici di gradimento”. Per Simona Vicari si tratterebbe di un ritorno in grande stile. L’esponente del centrodestra ha già guidato l’amministrazione comunale di Cefalù per due mandati, dal 1997 al 2007.
Cefalù potrebbe essere anche un paradigma per comprendere che tempo fa nel mondo politico siciliano. Il 2022 è l’anno delle elezioni, il tour de force inizia in primavera. L’appuntamento più importante di questa prima fase è a Palermo, che deve rinnovare il suo consiglio comunale ed eleggere il primo cittadino . Ad autunno, poi, saremo chiamati a votare per le regionali, per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e l’elezione del Presidente della Regione e del Parlamento Regionale.
Come orientarsi in questo mondo di super consulenti? A chi affidarsi, a chi credere? Come vengono realizzate queste proiezioni? Esistono dei modelli scientifici? Ne abbiamo parlato con Ugo Piazza, analista, sondaggista politico e giornalista. Piazza, in recenti tornate elettorale, è balzato agli onori della cronaca per avere azzeccato con estrema precisione alcuni risultati allora affatto dati per scontati. Merito, a quanto pare, di un preziosissimo algoritmo di cui Piazza non vuole svelare il segreto. Abbiamo provato a scalfire questo mistero, ma senza successo: “Il nostro metodo si basa sulla formulazione di un algoritmo di nostra invenzione che tiene conto sia di rilevazioni dirette con i cittadini sia di un’analisi molto precisa di ciò che accade sui social media”.
E’ possibile fare previsioni su Palermo? Palermo sarà un banco di prova fondamentale, soprattutto perché si chiude l’era Orlando. Per quanto riguarda il centro destra, su cui alla fine convergerà anche una buona parte della crescente area moderata, sono certo che i nomi fatti fino ad oggi non li troveremo nelle schede elettorali, dalla Varchi di Fratelli d’Italia, a Francesco Cascio di Forza Italia, ad Alessandro Aricò, passando dalla Lega ecc. ritengo che gli equilibri alla fine convergeranno su un nome di aria moderata che possa raccogliere consenso anche in maniera trasversale. A mio avviso il candidato a sindaco di area centro destra sarà Roberto Lagalla, già Rettore dell’Università e oggi Assessore Regionale. Un nome che potrebbe mettere d’accordo tutti. A sinistra, la situazione potrebbe riservare qualche sorpresa. I nomi che si fanno in questo momento sono quelli di Giampiero Trizzino 5 stelle e Davide Faraone di Italia Viva. Se poi il Pd si impuntasse su un nome di partito, non escludo che potrebbe uscire anche quello dell’attuale deputato nazionale Carmelo Miceli. Credo che alla fine il centro sinistra, comunque, ripiegherà su un nome della cosi detta società civile fuori dai partiti.
Facciamo un balzo in avanti, e parliamo di regionali. “Musumeci sarà ricandidato e rieletto a larga maggioranza – è l’analisi di Piazza – e in giunta ci saranno notevoli rimpasti e nuovi ingressi. Il centro sinistra è in difficoltà nel trovare il candidato, non credo che sarà un nome palermitano. Ma il centrodestra non farà l’errore di disgregarsi, anzi troverà una sintesi unificatrice coinvolgendo aree moderate come quella di Saverio Romano e Totò Cuffaro, personaggi oggi molto più potenti elettoralmente di quello che si crede”.
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