“Il concorso per gli allievi agenti forestali venga presentato in Aula e votato in tempi brevi. E contemporaneamente si avvii una seria Legge di riforma del settore, che intervenga profondamente sulle competenze alla luce dell’evoluzione legislativa regionale, nazionale e soprattutto comunitaria”. A chiederlo è Fp Cgil Sicilia in una lettera inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e al dirigente generale del Comando Corpo Forestale, Giovanni Salerno, e per conoscenza indirizzata ai deputati dell’Ars.

Serve intervento normativo

“Necessita un intervento normativo che tenga conto delle specifiche peculiarità – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Coordinatore regionale del comparto, Franco Campagna – il Corpo Forestale della Regione Siciliana non può essere più governato da una dirigenza non perfettamente adeguata ai compiti istituzionali ai quali è chiamato”.

“Per l’ennesima volta – aggiunge Agliozzo – intendiamo richiamare l’attenzione delle competenti Istituzioni sulle problematiche relative all’organizzazione del Comando del Corpo Forestale e al proclamato concorso per allievi agenti. Ci sembra subito opportuno partire da un dato: la Sicilia, che vantava un prestigioso organico, in virtù del nostro Statuto speciale, composto da circa 3.180 unità, tra guardie e tecnici, oggi dispone soltanto di 380 addetti in divisa e 200 come personale tecnico“.

Fp Cgil Sicilia bolla come “scellerata la soluzione” trovata dal governo per sopperire al gap numerico esistente tra il personale in divisa in servizio e gli 800 agenti previsti in pianta organica.

“Metodi clientelari”

“Non può essere definita altrimenti la linea adottata – osservano il Segretario Generale e il Coordinatore Regionale – che è stata quella di immettere nei ruoli del Corpo Forestale 100 rispettabilissimi dipendenti regionali (quasi tutti ultracinquantenni e vicini al pensionamento), utilizzando un atto di interpello, sistema di reclutamento poco consono ad una struttura militarmente organizzata. Le scelte infelici sono poi continuate con l’assegnazione di un primo contingente di personale formato ai distaccamenti con metodi clientelari, senza valutare le reali esigenze del territorio siciliano. Oggi continuiamo a fare i conti con carenza di personale specializzato, con una età degli addetti molto avanzata, con mezzi vecchi e poco efficienti. Circostanze aggravate dalla mancata programmazione e attuazione della ‘mission’ del Corpo Forestale che dovrebbe essere obiettivo della Dirigenza del Corpo Forestale. Gli appartenenti a tale classe, provenienti dai ruoli unici della Regione, risultano spesso impreparati all’incarico rivestito con gravi ripercussioni, disastrose per l’ambiente”.

“Spaccato allarmante”

“Tale convinzione viene rafforzata dalla circostanza riscontrata nell’ultimo incontro che abbiamo avuto con il Dirigente del Comando Corpo Forestale, relativo alle deroghe del C.C.R.L. in cui si è rilevato – spiegano Agliozzo e Campagna – che le già poche risorse economiche derivanti dal FORD, necessarie per consentire ai dipendenti dei vari uffici centrali e periferici il raggiungimento degli obiettivi primari e non programmati, fluiscono verso pochi soggetti. Ed è proprio l’assenza di programmazione che denota una scarsa visione della realtà periferica del Corpo Forestale e non consente alla dirigenza un impiego puntuale ed efficace del personale preposto che potrebbe operare con una equa distribuzione dei carichi di lavoro. Rispetto a questo senario che fotografa uno spaccato allarmante – concludono Gaetano Agliozzo e Franco Campagna – è necessario che le Istituzioni Politiche della Regione si adoperino con sollecitudine per porre rimedio alla delicata e grave questione denunciata”.

70 progetti finanziati con 53 milioni

Tornano al lavoro i forestali siciliani.  saranno impegnati in 70 progetti finanziati con 53 milioni del Po-Fesr da spendere nel biennio 2021/2022. Seguiranno altri progetti per una spesa finale totale di 110 milioni in tre anni. Lo rendono noto Flai, Fai e Uila regionali, ricordando che giovedì scorso avevano portato i lavoratori in piazza per chiedere l’avvio immediato al lavoro.

Intanto in arrivo il nuovo bando

La Regione torna ad assumere: il primo step riguarderà 46 forestali per cui sarebbe arrivato l’ok dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro. Adesso partirà la “caccia” a 3 milioni di euro per affidare ad una società privata la selezione delle domande. Ben 600 saranno immessi in ruolo entro 5 anni.

«Siamo pronti a pubblicare il bando – aveva detto Cordaro pochi giorni fa al Gds – . Pensiamo di poterlo fare all’inizio del 2022. Ma le procedure propedeutiche dovranno essere espletate entro fine dicembre e per questo motivo c’è bisogno che l’Ars ci dia una mano votando velocemente lo stanziamento che abbiamo deliberato in giunta. Contiamo sulla sensibilità del Parlamento, si può fare tutto già questa settimana». Previste tra le 80mila e le 100mila domande. 

Graduatoria importante

Saranno necessari intanto 3 milioni per affidare ad una ditta privata la gestione dell’istruttoria e le preselezioni dei concorrenti. Le assunzioni saranno con qualifica di “agente forestale in categoria B1 e a tempo indeterminato”. Ma la graduatoria, dopo i primi 46 vincitori, sarà importante perché sarà utilizzata dalla Regione per lo scorrimento per le 600 assunzioni previste in 5 anni.

Ok al ddl forestali, l’Ars dà il via ai concorsi

Lo scorso 3 novembre è arrivato l’ok dell’Assemblea regionale siciliana al ddl forestali. Approvato il disegno di legge “Norme in materia di funzionamento del Corpo forestale della Regione siciliana”. Un risultato ottenuto con il voto favorevole di tutta la maggioranza e con l’astensione delle opposizioni.

“Con il Governo Musumeci – esultava l’esponente di DiventeràBellissima Giusi Savarino – si apre la stagione dei concorsi: sono 600 i posti messi a bando con immissione al ruolo entro 5 anni, con l’obiettivo di incrementare l’organico del Corpo Forestale, che da anni soffre una notevole carenza di personale, di garantire il ricambio generazionale e di offrire una possibilità occupazionale a tanti giovani. Una legge che restituisce dignità al Corpo Forestale e restituisce un Corpo Forestale pienamente efficace alla Regione Siciliana”.

M5S: “Forte rischio impugnativa”

“Forte rischio impugnativa e coperture incerte”: Sono queste le motivazioni che hanno portato il M5s all’’Ars ad astenersi nella votazione sul ddl che dà il via alle assunzioni nel Corpo forestale della Regione.

“In base all’accordo siglato tra Stato Regioni – dicono i deputati – non è possibile bandire nuovi concorsi e pertanto l’ipotesi di una nuova, ennesima, impugnativa dal parte del Consiglio dei ministri è tutt’altro che peregrina. Enormi dubbi ci sono anche sulle coperture. La Sicilia ha enorme bisogno di concorsi e nuovi posti di lavoro, ma non è alimentando false illusioni che si danno concrete risposte ai siciliani”.

Figuccia: “Nuove assunzioni”

“Considero l’atto approvato dal Parlamento regionale, una legge necessaria che si inserisce nell’idea di uno svecchiamento del personale. Molti forestali, infatti, hanno ormai un’età per la quale andrebbe immaginato un percorso di stabilizzazione a tempo pieno e un processo di turnover che, consenta, finalmente, attraverso questa norma l’assunzione di nuovo personale”. A dichiararlo Vincenzo Figuccia deputato della Lega all’Ars e commissario provinciale del partito a Palermo.

La Lega ‘corteggia’ i forestali

“La Lega Sicilia con tutti i suoi parlamentari in Assemblea Regionale Siciliana e in particolare con l’on. Orazio Ragusa, presidente della Commissione Attività Produttive, è impegnata a fare sì che la svolta per il comparto, attesa ormai da decenni, avvenga”. Così tre giorni fa il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo, è intervenuto sulla questione forestali.

“Forestali patrimonio prezioso, non spreco”

“Le migliaia di lavoratori forestali siciliani sono abituati a finire nel tritacarne mediatico dei servizi sugli sprechi quando, in realtà, rappresentano un patrimonio prezioso di competenze per l’ambiente. Abbiamo il dovere di cogliere la grande occasione del PNRR che moltissimo investirà proprio sulla tutela ambientale, sulla transizione ecologica, su un concetto molto ampio di “verde” che parte dalla prevenzione del dissesto idrogeologico e finisce al turismo. Allargando l’orizzonte lo stop alla deforestazione globale, poi, è uno dei pochi risultati degni di nota raggiunti da una COP26 che per il resto è stata sostanzialmente fallimentare e stop alla deforestazione vuol pure dire incentivi alla piantumazione di nuovi alberi tanto nei nostri boschi e nelle nostre riserve naturali quanto nelle aree più aride della Sicilia”.

“Battaglia della Lega per i forestali non è clientelismo”

“Tutto ciò per rimarcare come ora più che mai la nostra Regione debba investire in maniera convinta e mirata sui lavoratori della forestale. Un numero rilevante di loro è vicino al pensionamento, servono altresì risorse umane fresche e competenti, servono le menti e le braccia per attuare le riforestazioni dopo gli incendi, aumentare i controlli, prepararsi agli investimenti sul turismo rurale e naturalistico. La battaglia in favore di questi lavoratori è la battaglia della Lega Sicilia e, attenzione, non è una battaglia vecchia fatta di clientelismo e di sprechi; tutt’altro: è la battaglia nuova dell’ottimizzazione delle risorse, della “green economy”, della valorizzazione del nostro patrimonio boschivo, della prevenzione dei disastri ambientali e in particolare dei roghi che, lo ricordo, fino a poche settimane fa hanno devastato mezza Isola”.

Gli altri concorsi: 1.100 posti per i CPI

Non solo forestali. Il governo Musumeci ha in rampa di lancio altre assunzioni. Da oltre un anno si attende il maxi concorso da 1.100 posti nei Centri per l’impiego. Mancherebbe solo la ditta esterna per gestire le procedure di selezione.

300 tecnici per progettazione PNRR

Pochi giorni fa, inoltre, è stato annunciato un nuovo concorso per assumere 300 tecnici, a tempo determinato (3 anni), dopo la figuraccia rimediata sui 31 progetti idrici da finanziare col PNRR, clamorosamente bocciati e poi in parte recuperati. Il bando dovrebbe essere pubblicato entro fine anno. Ecco la squadra necessaria: «32 esperti nel settore economico-finanziario (di cui 20 alla Regione e 12 nei Comuni); 5 professionisti di pianificazione e gestione (tutti per la Regione); 48 esperti nel settore amministrativo (di cui 18 nei Comuni) e 215 tecnici (di cui 75 alla Regione e 140 nei Comuni).

150 autisti Ast

Infine servono 250 posti per autisti Ast: il governo dovrebbe dare il via libera intanto per i primi 150. Altri 7 posti saranno autorizzati al Maas di Catania.

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