“Quando si parla di Ex Pip non possiamo che parlare di paradossi. Questa volta i lavoratori rischiano di non percepire il sussidio del mese di aprile non perché manchino le risorse ma, piuttosto, perché al dipartimento Lavoro manca il personale per svolgere gli adempimenti burocratici per l’erogazione del sussidio”. Lo dice Mimma Calabrò, segretario generale Fist Cisl Sicilia in una nota dove annuncia per il 27, 28 e 29 aprile tre giorni di sit-in di protesta assieme alle altre sigle sindacali.

Calabrò “Grottesco che per questo i lavoratori non percepiscano il sussidio”

Calabrò continua: “È grottesco pensare che, per una motivazione di questo tipo, i lavoratori non percepiscano il sussidio loro spettante che, seppur esiguo, è comunque indispensabile per sostenere le loro famiglie nella stragrande maggioranza monoreddito”.

Oltre alla mancata corresponsione del sussidio, si aggiunge anche quella relativa al cosiddetto Bonus Renzi che, questo mese, i lavoratori Ex Pip avrebbero dovuto percepire non soltanto per il mese corrente ma anche per i mesi mai corrisposti di gennaio, febbraio e marzo 2022.

“Clima di incertezza aggrava situazione già delicata”

“Un clima di incertezza di questo tipo – afferma la sindacalista – non fa altro che aggravare una situazione già delicata dal momento che il tavolo tecnico romano, istituito presso il Ministero della Pubblica Amministrazione, non ha ancora definito il percorso per la stabilizzazione degli Ex Pip chiedendo alla Regione siciliana relazioni e integrazioni alla relazione”.

Tre giornate di sit-in dal 27 al 29 aprile

E continua: “Tutta questa situazione rischia chiaramente di innescare forti tensioni sociali. Abbiamo apprezzato l’incontro convocato ieri dal capo di gabinetto dell’Assessorato al Lavoro che ha ridato impulso al tavolo tecnico siciliano. Durante tale incontro avevamo ricevuto anche rassicurazioni sullo stato dell’ennesima relazione integrativa che il Dipartimento Lavoro deve redigere e fornire al tavolo tecnico romano ma, a quanto pare, queste rassicurazioni sono naufragate perché sembrerebbe che nessuno voglia definire tale relazione fornendo una serie alibi che ingenerano rimpalli di responsabilità – conclude la Calabrò – per tutte queste ragioni, abbiamo proclamato, unitamente alle altre sigle sindacali, tre giornate di sit-in che si svolgeranno il 27 aprile negli spazi antistanti il Dipartimento Lavoro, il 28 aprile davanti l’Assessorato al Lavoro e il 29 aprile negli spazi antistanti l’Assessorato all’Economia. Ognuno deve fare la propria parte affinché nessuno possa nascondersi dietro stucchevoli alibi ribaltando ad altri le proprie responsabilità”.

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