Assegnata la cittadinanza onoraria di Terrasini post mortem a Toti Costanzo, lo storico dirigente comunista di Partinico morto a causa di un male incurabile nel dicembre del 2020 a 81 anni. La decisione dell’amministrazione comunale per rendere omaggio non solo all’uomo per la sua statura politica ma anche per il suo particolare legame con Terrasini. Nel paese marinaro ci visse solo una piccola parte della propria infanzia eppure Costanzo rimase sempre molto legato a questo territorio.

La motivazione

La cerimonia ufficiale di conferimento, alla presenza dei familiari, si terrà sabato 22 ottobre alle ore 17,30 nell’aula consiliare di Terrasini. Queste le motivazioni riportate nella delibera di giunta: “In virtù del suo rapporto privilegiato con Terrasini, dove ha vissuto la sua infanzia e dove è ritornato spesso nel corso della sua vita per motivi affettivi e per realizzare iniziative in ambito culturale, sociale e ambientale. In segno di riconoscimento anche del suo sentirsi ‘terrasinaro’, per il suo grande amore per Terrasini, dove avrebbe desiderato ardentemente nascere”.

Breve biografica

Costanzo, nato a Montelepre il 7 febbraio del 1939, si trasferì giovanissimo con la famiglia a Terrasini e qui frequentò le scuole elementari con il maestro Filippo Ventimiglia. E’ stato docente per più di 35 anni. Trasferitosi a Partinico, nel 1970 entra nel consiglio comunale di Partinico come indipendente nel Partito Comunista Italiano. Lo sarà fino al 1999. Sempre da Comunista, in quegli anni, quasi sempre passati all’opposizione, si trova però anche a ricoprire l’incarico di vicesindaco nella giunta dell’allora sindaco Gino Geraci e successivamente assessore nella giunta guidata dalla celebre sindaca antimafia Gigia Cannizzo.

Le epiche battaglie per l’ambiente e per gli ultimi

Celebri le battaglie in difesa dei disoccupati, dell’ambiente, della parità dei diritti, del diritto allo studio così come quella del diritto all’informazione. Diede vita alla “Lega dei disoccupati”, anche a manifestazioni e atti amministrativi nei confronti dell’attività della distilleria Bertolino. Fu da propulsore per l’attivazione delle consulte giovanili durante i periodi in cui si è ritrovato ad amministrare, e per la costituzione del “Comitato Invaso Poma” a salvaguardia dell’acqua indispensabile per l’agricoltura locale e per la gestione democratica dei Consorzi di Bonifica.

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