L’Open Day dell’Asp di Palermo fa registrare una nuova giornata con un numero elevato di vaccinati. Nella giornata di ieri, venerdì 7 gennaio, sono state complessivamente 6.657 le dosi somministrate nelle strutture dell’azienda sanitaria provinciale del capoluogo, di cui 1.020 nel solo Hub di Bagheria. Considerevole anche l’affluenza alla struttura vaccinale del Centro Commerciale La Torre con 954 vaccinazioni ed a Villa delle Ginestre con 884 somministrazioni.

Alto anche il numero di prime dosi somministrate, ben 1.091, mentre sono state 917 le seconde e 4.629 dosi booster.

Oltre 12.400 casi di Covid19 in Sicilia

Sono 12.425 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 45.921 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 9.248. Il tasso di positività scende al 27% ieri era 32%.

Il paragone con il resto d’Italia

L’isola è all’ottavo posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 48.808 casi, al secondo posto il Veneto con 21.056 al terzo il Piemonte con 18.220 casi, al quarto la Toscana con 15.892, al quinto l’Emilia Romagna con 14.901 casi, al sesto il Lazio con 14.850 casi e al settimo la Campania con 13.364 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 99.551 con un aumento di 11.167 casi. I guariti sono 1.234 mentre le vittime sono 24 e portano il totale dei decessi a 7.667.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1187 ricoverati, con 49 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 137, 2 casi in più rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 2.439 casi, Catania 2.737, Messina 1.803, Siracusa 1.472, Trapani 897, Ragusa 1.374, Caltanissetta 698, Agrigento 647, Enna, 338.

Task force regionale decide uno stop di tre giorni per le scuole

Stop alla riapertura delle scuole in Sicilia lunedì 10 gennaio. Il contagio da Covid19 scatena il caos e dopo una lunga trattativa il governo della regione decide il rinvio della riapertura prevista per lunedì.

Dopo una lunga riunione iniziata intorno alle 12 della task force regionale alla quale erano presenti sindaci, sindacati, rappresentanti di studenti, presidi e  professori e, per il governo regionale gli assessori alla salute Ruggero Razza e all’Istruzione Roberto Lagalla, è stato deciso il rinvio di tre giorni della data di riapertura.

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