• “Speculazioni sulla pandemia e sui vaccini”
  • Lo dice la Federazione del sociale Usb Palermo
  • Giornata di mobilitazione a Palermo con un presidio in piazza Verdi
  • Inviata lettera aperta a Musumeci, Razza e Costa
  • Usb Palermo chiede la vaccinazione immediata di tutti i lavoratori

Nella giornata nazionale di mobilitazione contro “la speculazione sulla pandemia e sui vaccini”, che vedrà a Palermo un presidio in piazza Verdi a partire dalle ore 17.00, la Federazione del sociale USB Palermo invia una lettera aperta al Predente della Regione Siciliana, all’ Assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Ruggero Razza, al Commissario straordinario per l’emergenza Covid19 di Palermo, dott. Renato Costa sulla questione vaccinale.

Campagna di vaccinazione a rilento

Ecco il testo della lettera: “L’11 marzo 2020 l’OMS dichiarava l’emergenza pandemica da Covid-19, sono passati due mesi e mezzo dall’inizio delle vaccinazioni in Italia: eppure l’uscita dalla situazione pandemica sembra tutt’altro che vicina.
I lunghi ritardi nell’approvvigionamento delle dosi da parte delle aziende farmaceutiche stanno rallentando la possibilità di immunizzazione della popolazione e l’unica alternativa che si prospetta sono ulteriori restrizioni e chiusure. Ci hanno chiesto di sacrificarci davanti all’isolamento e alla solitudine, all’angoscia per il futuro, alle tante difficoltà materiali con cui abbiamo dovuto fare i conti da soli ma, nonostante i nostri sforzi, il Covid-19 continua a diffondersi a macchia d’olio mentre la campagna di vaccinazione procede a rilento”.

Le perplessità in merito alla campagna vaccinale

“A questo si aggiunga che le priorità di vaccinazione stabilite da Ministero e Regione ci sembrano seguire criteri legati a un odioso classismo piuttosto che ad evidenze scientifiche. Lacune e contraddizioni nella strategia vaccinale e nelle scelte di priorità che, in alcuni casi, ci hanno negativamente stupito con gli avvocati vaccinati prima di molte categorie di soggetti a rischio, per esempio”.

Le richieste per i lavoratori

Si legge ancora nella lettera: “Noi riteniamo che chi lavora a stretto contatto con altre persone debba essere vaccinato/a immediatamente, al di là del prestigio professionale o della vicinanza al politico di turno.
A breve, se le condizioni lo permetteranno, potranno tornare ad aprire i teatri, le palestre e i musei: eppure nessuna programmazione sembra essere all’orizzonte per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che operano in questi settori a rischio. Oltre loro, per esempio, altre categorie che necessitano quanto prima di vaccinazione sono: i lavoratori/trici della filiera turistica (guide turistiche, accompagnatori/trici turistici/che, autisti, driver, personale alberghiero), i lavoratori e lavoratrici del food&beverage (camerieri, barman), lavoratori e lavoratrici dei supermercati, collaboratori sportivi.
Apprendiamo, in queste ore, dell’apertura, da parte dell’assessorato competente, alla rapida vaccinazione di alcune di queste figure lavorative: in particolare, si parlerebbe di filiera del turismo e dell’alimentare. Vigileremo su questo sollecitando, anche, l’allargamento della priorità alle altre sopraindicate”.

L’accusa: “Speculazioni sulla pandemia”

E ancora: “I vaccini che in questo momento vengono somministrati sono il frutto di speculazioni da parte di grosse aziende farmaceutiche sulle scoperte della ricerca di base. Hanno ricevuto enormi finanziamenti pubblici focalizzandosi sullo sviluppo del vaccino per battere la concorrenza e rivenderlo agli Stati accaparrandosi il massimo dei profitti sull’immenso aperto dalla pandemia.
Avremmo avuto un maggior vantaggio se la ricerca e le tecnologie fossero state messe al solo servizio delle nostre vite e dell’intera umanità. E invece, in nome dell’interesse di pochi, pochi colossi industriali continuano a decidere chi debba avere accesso ai vaccini, con che tempi e a quale prezzo, arrivando al punto di potersi sottrarre agli impegni presi, non garantendo gli approvvigionamenti delle dosi e provocando i ritardi che stiamo vivendo”.

Le priorità

Si legge a conclusione della lettera: “Auspicando che la vaccinazione di massa avvenga nei tempi più rapidi, chiediamo che si considerino linee di priorità:
– la tutela dei soggetti a rischio;
– la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici delle categorie che più hanno patito la crisi perché a contatto con pubblico
Queste categorie, in un territorio come quello siciliano, rappresentano un’importante ossatura del sistema economico-lavorativo; le istituzioni devono garantirne la ripartenza immediata!”.

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