Dieci anni di battaglie politiche insieme. Dieci anni passati assieme fra i banchi dell’opposizione a Leoluca Orlando. Anni durante i quali Giulio Tantillo ed Andrea Mineo hanno rappresentato Forza Italia a Palermo, sotto l’egida di Gianfranco Miccichè. Un’amicizia sottolineata dall’abbraccio con il quale l’assessore al Patrimonio si congratulava, non più tardi di un anno fa, con il neo presidente del Consiglio Comunale Tantillo. Ma un anno in politica può essere un’era geologica. Oggi le cose sono cambiate. Miccichè è stato messo di lato nelle dinamiche di Forza Italia e il partito ha cambiato guida, sotto l’impulso di Renato Schifani e di Marcello Caruso.

Spazio in giunta ad Alongi?

Una linea che non è mai piaciuta ad Andrea Mineo, tanto da portarlo ad abbandonare il ruolo di coordinatore cittadino. Da allora, il detentore delle deleghe al Patrimonio e all’Ambiente ha vissuto fra gli azzurri da separato in casa, messo ai margini dallo stesso gruppo dirigente di Forza Italia che oggi ne chiede ufficialmente l’esclusione dalla Giunta, per bocca dello stesso ‘amico’ Tantillo. La richiesta al sindaco è chiara e punta a potere inserire un profilo più gradito alla leadership regionale come quello di Pietro Alongi. Se per Rosi Pennino sembra essersi trovato un accordo, anche alla luce della stima di cui gode l’assessore alle Politiche Sociali sia in Giunta che fra i partiti del centrodestra, non si può dire lo stesso per l’assessore al Patrimonio. Finito nel tritacarne dopo l’abbandono del suo uomo più fidato in Consiglio Comunale, ovvero Natale Puma, la sua posizione si fa sempre più complessa, anche se difesa dal sindaco Roberto Lagalla.

Tantillo chiede l’esclusione di Mineo

E a chiederne ufficialmente l’allontanamento dalla Giunta non è un uomo qualunque, ma proprio il suo collega di mille battaglie. Quel Giulio Tantillo con cui ha seduto fianco a fianco per un decennio in Consiglio Comunale. In una dichiarazione rilasciata alla stampa a margine della seduta speciale di Consiglio Comunale in memoria di padre Pino Puglisi, il presidente del Consiglio Comunale ha dato una chiara indicazione al sindaco Roberto Lagalla. “Forza Italia ha chiesto una sostituzione nella giunta Lagalla. Manca il rapporto con un assessore che prima ci rappresentava e ora non più“. Il riferimento di Tantillo è chiaramente ad Andrea Mineo, anche alla luce del casus belli a cui il presidente del Consiglio fa riferimento. “Ciò diviene più pressante dal momento in cui abbiamo visto che un consigliere comunale di Forza Italia (Natale Puma, ndr) è passato al gruppo Misto. Noi chiediamo di mantenere, attraverso una sostituzione, lo stesso numero di assessori che ci rappresentavano in giunta all’inizio della consiliatura”.

“Forza Italia ha diritto di cambiare il proprio assessore”

Secondo Tantillo, non c’è un problema nella maggioranza. Anche se di passaggio ne è avvenuto un altro: quello di Salvo Alotta dal gruppo del sindaco a Forza Italia, seguito dalla richiesta di dimissioni da presidente della V Commissione, avanzata dallo stesso Roberto Lagalla. Un dato, questo, che fa parlare di tensione e sembra dire che il problema in maggioranza invece c’è. “Avevamo in aula 24 consiglieri e tanti sono rimasti. Qualcuno ha solo cambiato collocazione nell’ambito del centrodestra. Ma bisogna rispettare le regole della politica. Chiedere la sostituzione di un assessore è un diritto di Forza Italia – conclude Tantillo – su questo è intervenuto legittimamente anche il presidente della Regione Renato Schifani perché il riequilibrio in giunta non venga rimandato alle calende greche”. Insomma, rispetto ai due cambi chiesti fino a qualche giorno fa dal coordinatore cittadino Domenico Macchiarella e, ancor prima, dal collega regionale Marcello Caruso, Forza Italia dimezza le proprie richieste ma chiede celerità al sindaco su questo tipo di scelta.

Il dialogo fra Mineo e Fratelli d’Italia

Adesso occorre sciogliere i nodi e tagliare la testa al toro per mettere la parola “fine” a quest’aria di crisi che sta paralizzando due importanti partite in Consiglio Comunale, come il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio consolidato. Quest’ultimo potrebbe essere l’atto dopo il quale Carolina Varchi potrebbe dimettersi da vicesindaco, in modo da dedicarsi a tempo pieno al suo ruolo di parlamentare nazionale. E proprio da Fratelli d’Italia potrebbe arrivare l’aiuto ad Andrea Mineo. Da tempo infatti, i ben informati parlano di un fitto dialogo fra i meloniani e lo stesso Andrea Mineo. Fatto che ha già trovato una parziale conferma, con il passaggio di Giuseppe Federico (altro uomo fidato di Andrea Mineo) a Fratelli d’Italia e che potrebbe avere ulteriore conferma nel transito di Natale Puma dal Gruppo Misto proprio al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, passaggio del quale radio palazzo parla da qualche tempo. Questo consentirebbe di pareggiare i conti in Consiglio con Forza Italia da un lato e ristabilirebbe la consistenza della truppa dei meloniani in Giunta. Scenario che non può andare bene a Forza Italia, viste anche le richieste avanzate al sindaco.

Sorride Rosi Pennino

Un percorso difficile durante il quale tutto può accadere. Un solo dato sembra, invece, certo ad oggi. La crisi, prima o poi, dovrà rientrare. I tempi stretti sul piano triennale delle opere pubbliche e sul bilancio consolidato impongono celerità. Intanto, c’è chi può ritenersi al sicuro, definitivamente o quasi, ovvero Rosi Pennino. L’assessore alle Politiche Sociali era il secondo nome finito nella lista nera di Forza Italia, proprio per la sua vicinanza all’ex coordinatore Gianfranco Miccichè. Una “sfiducia” però legata più ad un problema di appartenenza che di sostanza, visto che la stessa esponente di Giunta gode di una stima manifesta sia da parte del sindaco Roberto Lagalla che delle forze politiche del centrodestra. Nella coalizione c’è anche una compagine che nelle segrete stanze delle trattative ha ipotizzato, in caso di esclusione da Forza Italia, di portare a se la Pennino. Le solite voci, le solite cose che si dicono e non si dicono. Una manovra che rimane dietro l’angolo qualora le trattative per sanare la frattura fra il sindaco e Forza Italia dovessero temporaneamente naufragare.

Se dal sindaco dovesse arrivare un “no” potrebbero succedere mille cose da subito. Ma c’è anche un’altra possibilità, quella dell’ennesimo rinvio in attesa delle scelte di Carolina Varchi il cui addio, più volte annunciato, sbloccherebbe a cascata una serie di movimenti all’interno di Sala Martorana, attuale sede del Consiglio comunale. Il tempo è tiranno e i pontieri sono al lavoro. Sta agli attori in campo trovare una quadra definitiva.

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